Calcio. Seconda: finale Pecciolese - La Cella

In palio la promozione in Prima di Fabrizo Impeduglia

Luca Chiavistelli (La Cella)

Luca Chiavistelli (La Cella)

Pisa 28 maggio – L’impianto ‘Orsini’ di Pontedera, ospita domani la finalissima play-off per accedere in Prima Categoria (ore 16 il fischio di inizio). E’ la finale per assegnare il secondo posto, insieme al Latignano campione, nel girone O di Seconda Categoria. Di fronte la Pecciolese seconda in campionato e La Cella terza che l’ha privata del campionato superandola 3–2 all’ultima giornata. Nella semifinale di domenica scorsa, La Cella ha battuto a valanga sulla Stella Rossa di Castelfranco: 4–0. Un poker tremendo assestato dalla formazione di mister Stefano Vuono che domani si gioca una stagione senza paura, consapevole di aver già superato gli avversari due settimane fa. Certo la Pecciolese sarà armata di grande voglia di rivalsa: una sfida tutta da vivere. Convinzione nelle parole del dirigente de La Cella, Luca Chiavistelli. “Le finali sono partite a se, non sono gare di campionato. Questa è una finale bella e tosta proprio per il precedente di due settimane fa che ha negato alla Pecciolese la vittoria del campionato e dunque la promozione diretta. Un po’ di rammarico lo abbiamo avuto anche noi visto l’esiguo divario di punti tra noi, e la coppia Latignano e Pecciolese. Ma ormai questo è il passato, ora domenica ci giochiamo tutto. La cosa che ci contraddistingue dalle altre squadre è che noi siamo un gruppo di ragazzi che sono amici, molto uniti, siamo una grande famiglia. L’obbiettivo è stare insieme, anche se abbiamo giocatori di categoria superiore. La Pecciolese vorrà vincere ma lo vogliamo anche noi. La finale comunque per noi è già un grande traguardo, ma la vogliamo vincere. Con il cuore proveremo a colmare la differenza con una società organizzata e strutturata come la Pecciolese. Personalmente mi trovo benissimo in questo ambiente nel quale sono subentrato a febbraio”. In società anche l’ingresso di Michele Bianchi come sponsor per sostenere la causa e l’attività dei ‘gialli’ della Golena d’Arno. Tutto nella speranza di una promozione.