Battaglia all’Arena Garibaldi, l’Ascoli va ko

Sotto la pioggia battente il Picchio resiste un tempo, pesano le tante assenze e le decisioni dell’arbitro. Momenti di paura per Falasco

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ASCOLI

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(4-3-2-1): Livieri; Esteves (dal 31’ st Calabresi), Hermansson, Barba, Beruatto; Ionita (dal 31’ Touré), Nagy, Marin; L. Tramoni (dal 17’ st Gliozzi), Sibilli (dal 17’ st Morutan); Torregrossa (dal 38’ st Canestrelli) Panchina: Dekic, Jureskin, Mastinu, M. Tramoni, De Vitis, Piccinini, Cissé All. D’Angelo

ASCOLI (3-5-2): Guarna; Tavcar, Botteghin, Bellusci; Collocolo, Ciciretti (dal 25’ st Palazzino), Eramo (dal 4’ st Giovane), Caligara (dal 25’ st Giordano), Falasco (dal 26’ st Donati); Lungoyi (dal 11’ st Bidaoui), Mendes Panchina: Bolletta, Raffaelli, Salvi, Quaranta, Adjapong, Donati, Franzolini All. Bucchi

Arbitro: Santoro di Messina

Reti: 48’ pt rig. Torregrossa, 43’ st Canestrelli Note - Spettatori 7.399, di cui 488 ospiti, incasso non comunicato; ammoniti Marin, Sibilli, Ionita per il Pisa, Bellusci, Tavcar, Giovane per l’Ascoli; tiri in porta 2-3, tiri fuori 1-3; fuorigioco 4-1; corner 5-4; recupero 3’ pt, 9’ st

Il cammino dell’Ascoli si ferma all’Arena Garibaldi. Il confronto viene deciso 2-0 dal Pisa in maniera agevole con il rigore trasformato da Torregrossa e dal raddoppio di Canestrelli. I bianconeri in casa dei nerazzurri sono ancora troppo imprecisi con rare occasioni pericolose create. Probabilmente nel bilancio del match agli uomini di Bucchi manca un penalty per un tocco in area col braccio di Tramoni. Drammatica la vigilia dell’incontro. Alle pesanti assenze di capitan Dionisi (risentimento al polpaccio sinistro) e Gondo (squalificato un turno), sono andate ad aggiungersi altre quattro defezioni causate dall’influenza (Baumann, Simic, Buchel, Fontana). L’undici che Bucchi è costretto a mandare in campo dal primo minuto risente invitabilmente della situazione. Il tecnico cambia la catena di destra con Tavcar nel terzetto difensivo e Collocolo dirottato sull’esterno. Più avanti Ciciretti si guadagna un posto da titolare andando ad agire nella duplice veste di mezz’ala destra e trequartista a seconda delle diverse fasi della manovra.

Undici ritoccato anche in casa nerazzurra. D’Angelo rinuncia inizialmente all’uomo del momento Morutan. Avvio a spron battuto dei nerazzurri che provano subito a portarsi furiosamente avanti.

I bianconeri resistono ai primi assalti e rispondono da corner con Mendes che non inquadra lo specchio. Sono queste le schermaglie iniziali di un match vivace giocato sotto una pioggia battente. I padroni di casa partono per fare la voce grossa. L’Ascoli cerca di ripartire sfruttando gli spazi concessi con numerosi cambi di fronte. Gli animi sono tesi. Alla mezz’ora si accende un capannello: Santoro estrae il giallo per Bellusci e Sibilli. Gli equilibri vengono rotti nel recupero del primo tempo quando Torregrossa trasforma, con un cucchiaio centrale, il rigore concesso. Momento nero per Botteghin che paga a caro prezzo un contatto con il centravanti del Pisa. Lunghe le proteste bianconere, ma il var conferma. Break per riprendere fiato poi ci si rituffa nel decisivo secondo tempo. L’Ascoli deve rincorrere e le carte da calare sono ridotte all’osso. Falasco esce in barella. Bucchi getta nella mischia Bidaoui, poi si affida alla linea verde. Il Picchio crolla definitivamente nel finale. L’errore di Guarna in uscita su corner apre la porta a Canestrelli e condanna i bianconeri prima degli eventuali assalti finali.

Massimiliano Mariotti