Barba, un jolly per Maran

Ritratto del difensore centrale che indosserà la maglia numero ’93’

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Risolvere ben due problemi con un’unica mossa di mercato. L’arrivo di Federico Barba, che ha scelto la maglia numero 93, va infatti in una doppia direzione. Dopo il meeting in sede tra i due direttori Giovanni Corrado e Claudio Chiellini, assieme a Rolando Maran lo scorso 24 agosto, la società aveva scelto di provare ad affondare il colpo per un centrale "spendibile" fin da subito, per cui non fosse necessario attendere la forma migliore.

Le indiscrezioni emerse sul quotidiano si sono rivelate corrette, perché da quel giorno in poi è ripartita la caccia al difensore centrale e si è andati su Federico Barba, acquistato per 800 mila euro dal Benevento, sempre nel gruppo squadra giallorosso e con già 3 presenze all’attivo negli impegni ufficiali di inizio stagione.

Non una bocciatura nei confronti di quello che, momentaneamente, è il reparto che ha subito più gol del campionato, ma un modo per dare ulteriormente sicurezza, con un giocatore di categoria che va a coprire anche eventuali emergenze a sinistra. Barba, 29 anni compiuto proprio nel corso dell’ultimo giorno di mercato, l’1 settembre, è un centrale mancino che, all’occorrenza, può essere anche impiegato come terzino sinistro, per provare a far rifiatare Beruatto e aiutare a non mettere pressione al gioiellino Jureskin mentre si ambienta nel calcio italiano.

Per arrivare a Barba il Pisa ha mediato con la Sampdoria, poiché non può rientrate un prestito dalla stessa sessione di mercato, di conseguenza i doriani hanno ceduto in prestito il giocatore sul prestito già preesistente, evidentemente bocciato dal tecnico Marco Giampaolo.

L’operazioni quindi è da leggere in questa direzione, anche se lo stesso Leverbe aveva espresso il desiderio di andar via da Pisa. Il centrale con la divisa numero 93 potrebbe esordire già contro il Sudtirol e proprio oggi l’allenatore nerazzurro dovrebbe sciogliere la riserva, anche se l’ultima decisione sulla formazione arriverà domattina.

Il centrale romano, che condivide le proprie origini con Calabresi, ha iniziato la propria carriera nelle giovanili delle squadre capitoline, prima di arrivare alla Roma e iniziare una lunga carriera che lo ha portato anche in due occasioni all’estero, con avventure a Stoccarda, Gijon e Valladolid, prima di consolidarsi a Benevento, negli ultimi due anni.