Il ventitreesimo turno del campionato lascia in eredità due istantanee intimamente collegate fra loro: dopo due mesi il Pisa è scivolato fuori dalla griglia playoff e l’attacco nerazzurro sembra essersi inceppato.  Lo Sporting Club occupa l’ultima casella della "parte sinistra" della graduatoria: decimo posto con 31 punti, a due lunghezze dalla Ternana oggi ottava, con un bilancio di 3 reti segnate e 5 subite nelle quattro gare disputate nel 2023.  L’unica rivale che risente di un andamento claudicante simile a quello degli uomini di D’Angelo è la Reggina, proprio l’avversario che propone il calendario tra quattro giorni.  La compagine calabrese dalla ripresa delle ostilità ha raccolto soltanto 3 punti, incassando ben 3 sconfitte a fronte di una sola vittoria. Anche la formazione di Pippo Inzaghi ha segnato poco: appena 4 gol fatti contro i 6 incassati. E scorrendo il rendimento delle altre formazioni della prima metà della classifica, sembra che sia proprio la pericolosità nell’area di rigore avversaria più che la tenuta difensiva a fare la differenza in questo momento della stagione in termini di punti conquistati. Perché, tolto lo schiacciasassi Frosinone e la "cenerentola" SudTirol (rispettivamente a quota 2 e 1 rete incassate nelle ultime quattro partite), chi gravita in zona playoff viaggia alla media di quasi un gol incassato a partita. Ma tutte le avversarie del Pisa hanno centrato almeno un paio di vittorie grazie alla capacità di convertire in gol la manovra offensiva: esemplare in questo senso è il cammino del Bari, che ha subito lo stesso quantitativo di reti del Pisa ma ne ha siglate più del doppio. Con gli 8 gol segnati i "galletti" sono riusciti a bilanciare le due sconfitte con altrettante vittorie che consentono loro di restare agganciati al treno per il secondo posto. Anche il Parma ha subito 5 reti nelle quattro gare giocate nel nuovo anno, ma con appena un gol in più messo a segno rispetto ai 3 del Pisa è riuscito a conquistare 6 punti. Segnale evidente di un torneo dove l’equilibrio, nei piani alti, in questo momento può essere rotto dall’efficacia in attacco più che dalla tenuta difensiva.  A Reggio Calabria quindi il Pisa dovrà ritrovare tutta la "sfacciataggine" mostrata fra novembre e dicembre.  M.A.

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Il ventitreesimo turno del campionato lascia in eredità due istantanee intimamente collegate fra loro: dopo due mesi il Pisa è scivolato fuori dalla griglia playoff e l’attacco nerazzurro sembra essersi inceppato. 
Lo Sporting Club occupa l’ultima casella della "parte sinistra" della graduatoria: decimo posto con 31 punti, a due lunghezze dalla Ternana oggi ottava, con un bilancio di 3 reti segnate e 5 subite nelle quattro gare disputate nel 2023. 
L’unica rivale che risente di un andamento claudicante simile a quello degli uomini di D’Angelo è la Reggina, proprio l’avversario che propone il calendario tra quattro giorni. 
La compagine calabrese dalla ripresa delle ostilità ha raccolto soltanto 3 punti, incassando ben 3 sconfitte a fronte di una sola vittoria. Anche la formazione di Pippo Inzaghi ha segnato poco: appena 4 gol fatti contro i 6 incassati. E scorrendo il rendimento delle altre formazioni della prima metà della classifica, sembra che sia proprio la pericolosità nell’area di rigore avversaria più che la tenuta difensiva a fare la differenza in questo momento della stagione in termini di punti conquistati. Perché, tolto lo schiacciasassi Frosinone e la "cenerentola" SudTirol (rispettivamente a quota 2 e 1 rete incassate nelle ultime quattro partite), chi gravita in zona playoff viaggia alla media di quasi un gol incassato a partita. Ma tutte le avversarie del Pisa hanno centrato almeno un paio di vittorie grazie alla capacità di convertire in gol la manovra offensiva: esemplare in questo senso è il cammino del Bari, che ha subito lo stesso quantitativo di reti del Pisa ma ne ha siglate più del doppio. Con gli 8 gol segnati i "galletti" sono riusciti a bilanciare le due sconfitte con altrettante vittorie che consentono loro di restare agganciati al treno per il secondo posto. Anche il Parma ha subito 5 reti nelle quattro gare giocate nel nuovo anno, ma con appena un gol in più messo a segno rispetto ai 3 del Pisa è riuscito a conquistare 6 punti. Segnale evidente di un torneo dove l’equilibrio, nei piani alti, in questo momento può essere rotto dall’efficacia in attacco più che dalla tenuta difensiva. 
A Reggio Calabria quindi il Pisa dovrà ritrovare tutta la "sfacciataggine" mostrata fra novembre e dicembre. 
M.A.

Attaccare, non difendere, per cambiare rotta    

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Attaccare, non difendere, per cambiare rotta

I nerazzurri finiti ultimi nella parte nobile di classifica. Da inizio anno, 4 partite. 5 gol subiti e solo 3 realizzati

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