Arena, la storia oggi passa da qui E D’Angelo invoca la ’Partita totale’

Una vittoria (con qualsiasi risultato) e i nerazzurri conquisteranno l’accesso alla finale playoff. La carica del tecnico: "Perché ci credo? Giochiamo in casa e all’andata non meritavamo la sconfitta"

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di Saverio Bargagna

Se bastasse una bella canzone "per riportare il Pisa al posto giusto in serie A". Già, se bastasse una vera canzone, il Benevento oggi all’Arena non avrebbe scampo. La città indossa l’abito da cerimonia e riempe il suo stadio in ogni suo ordine e grado. Il tutto esaurito non è una risposta a qualcuno o qualcosa, non è neppure la voglia di assistere a una partita di cartello dopo tempo immemore; ma la necessità di viverla insieme come un tempo. Il catino che oggi ospiterà la semifinale di ritorno playoff è parte integrante dello spettacolo e forse anche del suo esito finale. Così almeno sembra pensarla Luca D’Angelo che, per ben due volte, ribadisce il medesimo giudizio: "I nostri tifosi ci aiuteranno". Un concetto che si inserisce in una visione più ampia di ciò che l’allenatore immagina per questa sfida: "Ci servirà una partita-totale".

Totaalvoetbal è il termine olandese che indica il ‘calcio totale’, il rivoluzionario stile di gioco che trovò in Johan Cruyff il suo interprete simbolo. La "partita-totale" deve essere la sua evoluzione moderna declinata in chiave d’angioliana: un match inappuntabile sia dal punto di vista tecnico, che caratteriale e ambientale "ben sapendo che le partite si possono vincere in qualsiasi momento. Anche negli ultimi minuti". Una speranza che matura lungo tre direttrici razionali: "In primis perché giochiamo in casa; quindi perché all’andata non meritavamo di perdere e poi perché abbiamo già vinto all’Arena in campionato contro il Benevento per uno a zero". Segnò Cohen su punizione.

I nerazzurri faranno di tutto per tentare di recuperare Hjörtur Hermannsson al centro della difesa: "altrimenti abbiamo più di una alternativa per non spostare Birindelli dalla fascia destra". Un’ipotesi potrebbe essere perfino quella di arretrare capitan Gucher. Difficile il recupero di De Vitis. In attacco è aperto il solito ballottaggio a cinque ma possiamo immaginare un ritorno dal primo minuto di Benali e Torregrossa. "Se sono arrabbiato? No, non recremino mai per i risultati, neanche per quelli che ritengo meno giusti. Mettiamola così: a me stavolta andrebbe bene anche vincere col Benevento, pur meritanto il pareggio".

Come a dire: vi è un conto aperto con la buona sorte da tempo. E oggi sarebbe, senza dubbio, il giorno migliore per reclamarne il saldo.