È UN PISA MONDIALE

Col Frosinone è come un ottavo. di finale: sono playoff anticipati.

Migration

di Michele Bufalino

Tour de force, una frase spesso troppo abusata, ma mai come in questo caso veritiera, per definire il calendario che potrebbe attendere i nerazzurri in caso di raggiungimento dei playoff. Contro il Frosinone sarà di fatto già un turno preliminare, un playoff prima del playoff, una sfida da dentro o fuori. Se infatti il Pisa arrivasse ai tanto agognati spareggi per la Serie A e dovesse addirittura concludere la propria corsa in una eventuale finale, di fronte a sé avrebbe, compresa la sfida di domani contro i gialloazzurri, ben 6 impegni in 21 giorni. Un vero e proprio Mondiale, per i colori nerazzurri.

Chi meglio di un ex campione del mondo, che ha già giocato con la maglia del Pisa, può commentare il percorso che la squadra di D’Angelo potrebbe trovarsi di fronte? La carriera di Marco Tardelli per arrivare sul tetto del mondo di Spagna 1982 con la maglia dell’Italia, partì da Pisa, dall’oratorio in San Martino. "La squadra di D’Angelo ha fatto un grande exploit – commenta l’ex campione del mondo, - mi auguro che continui fino alla fine. Ne sarei felice per Pisa, per la città e per la squadra". Il calcio è cambiato molto negli ultimi 40 anni, con un numero sempre maggiore di partite. Il Covid-19 ha ulteriormente accentuato questo aspetto: "Sì, anche se questa è una vera eccezione, il Coronavirus ha costretto tutti a un numero incredibile di impegni in giorni ravvicinati. Per qualcuno è stato un aspetto positivo, per altri negativo. Il Pisa indiscutibilmente – asserisce Tardelli – ha dimostrato di aver fatto meglio di tante altre". La squadra di D’Angelo infatti non solo è autrice di 6 vittorie di fila in casa, una striscia positiva imponente, ma c’è un aspetto che più di tutti ha aiutato questa squadra ad essere protagonista, ovvero il gruppo.

"In questo momento – prosegue Tardelli – è il gruppo che paga. Non ci si può affidare a un singolo a meno di avere Cristiano Ronaldo in squadra. Con tutte queste partite ravvicinate, avere una rosa lunga è molto importante". Ma come dovrà gestire il Pisa una eventuale mole di appuntamenti così importanti con così pochi giorni di distanza l’uno dell’altro? "Ci vuole grande riposo, responsabilità e professionalità – asserisce Marco Tardelli. – Anche l’aspetto mentale è importante. Dal punto di vista della preparazione non me la sento di dare consigli ad allenatore e giocatori. Finora hanno fatto bene e sono sicuro che sanno già come affrontare questi appuntamenti". L’ex giocatore del Pisa e campione del mondo però tiferà nerazzurro: "Tiferò Pisa naturalmente, a Pisa abitano ancora i miei fratelli e sono sempre legato alla città. "Appena sarà possibile - conclude Tardelli, - dopo il Covid-19 mi farebbe piacere vedere una partita all’Arena in tribuna". A Pisa Tardelli sordì nel 1972, ma prima ancora era un frequentatore dell’Arena negli anni ‘60 e non si perdeva una gara. L’ex nerazzurro è rimasto sempre legato ad alcuni suoi ex compagni: "Barontini, Joan, Vinciarelli, Giannini, un bel gruppo di amici. Con Luca abbiamo avuto anche occasione di lavorare insieme in Under 21 e con l’Inter".