Pisa, 1 settembre 2012 - NEL 1994 i Negrita pubblicavamo il loro primo album (‘Negrita’ appunto) e cominciavano a calcare i palchi più importanti. Tra questi anche quello del già navigato Metarock di Pisa. Saranno loro ad aprire la 27° edizione del festival, il 1° settembre, tappa della tourneè estiva con cui hanno portato in giro per l’Italia l’ultimo album, ‘Dannato vivere’. Tanti anni dopo sono sempre insieme: la ricetta la spiega il chitarrista Drigo, all’anagrafe Enrico Salvi.
«Per strada ci siamo persi il batterista originale ma per dedicarsi all’azienda di famiglia. Noi siamo sempre i soliti, forse perché siamo una band nata facendo musica nei club, nei locali, in una dimensione più intima e anche piuttosto dura. La gavetta è stata lunga e tutti dovevano darsi da fare, montare e smontare gli amplificatori... Sono cose che ti responsabilizzano e il legame che si crea aiuta a smussare attriti che è normale che si creino».
Gioco di squadra anche nella composizione delle musiche e dei testi?
«Pau (Paolo Bruni, ndr) è il cantante. In genere scriviamo insieme, fin dall’inizio, e molto è nato a quattro mani. Con le musiche siamo più veloci, nascono in modo più istintivo. Con i testi ci prendiamo più tempo, cerchiamo di dare alle canzoni un certo spessore».
Nell’ultimo album la novità è che uno dei singoli, ‘Il giorno delle verità’, non è Pau a cantarlo.
«E’ la prima volta che sono io la voce principale. E’ capitato che in quel periodo erano tutti in vacanza, mentre io ero rimasto ad Arezzo. Sono andato in studio per registrare degli accordi ed è finita che ho vissuto lì una settimana, scrivendo. Quando gli altri sono tornati la canzoner era già bella e pronta, gli altri l’hanno sentita ed è piaciuta».
Ce ne saranno altre?
«Siamo una band, quindi può capitare, non c’è una regola. I chitarristi come me di solito sono più introversi, preferiscono stare nelle retrovie. Però per una volta fare capolino anche con la voce è stato gratificante. Quindi non si sa mai».
Dopo il Metarock a Pisa cosa farete?
«Ci restano ancora alcune date del tour. Finiremo a metà settembre poi partiremo per una serie di date negli Stati Uniti e in Canada. Il concerto è il traguardo di tutto il lavoro fatto, è il raccolto della semina, il momento più magico. E spesso componiamo anche in base a queste esperienze e ai nostri viaggi. Magari dopo gli Usa arriva subito l’ispirazione o magari ci prendiamo una pausa, vedremo...».
Nell’attesa, l’appuntamento con i Negrita, Pau e “l’altra voce” Drigo è stasera al parco della Cittadella (28 euro + prevendita).