La ‘leonessa’ Susanna continua a correre

Il 2019 le ha portato la piccola Kinzica e l’europarlamento. Ma la Ceccardi non si ferma: "Nel 2020 a testa bassa per conquistare la Toscana"

Susanna Ceccardi

Susanna Ceccardi

Cascina (Pisa), 28 dicembre 2019 - L’anno che sta per finire le ha portato una figlia, la piccola Kinzica (nata il 28 settembre). E ad aprile l’elezione al Parlamento Europeo, con 48.239 preferenze. Se non è la donna dell’anno, poco ci manca: certo il 2019 è stato un anno da incorniciare per la cascinese Susanna Ceccardi, la ‘leonessa’ della Lega, quasi 33 anni (li compirà il 19 marzo 2020) e tutta la determinazione di continuare a correre.

Onorevole, se dovesse riassumere il suo 2019 in 5 foto, quali sceglierebbe? "La prima foto è quella di mia figlia, anzi quella che avete pubblicato anche sui giornali, di Kinzica appena nata in braccio a me e ad Andrea (Barabotti, il compagno). Questa è la foto più importante, non solo di quest’anno, sarà la foto più importante di tutta la mia vita. La seconda è qualcuna delle tante foto scattate durante la campagna elettorale, di me sui palchi di tutta la Toscana e del Lazio, con il pancione. Quella delle Europee è stata una campagna elettorale intensa, e con Kinzica in pancia, anche faticosa, ma bella. Perché ogni volta percepivo l’affetto delle persone, tanto che sono stata la più votata dopo Salvini nel mio collegio. La terza è la foto della mia prima seduta plenaria a Strasburgo, sullo scranno che era stato dello stesso Salvini. Un momento sicuramente importante per la mia carriera E poi scelgo tante foto con la mia famiglia. Sì è stato un anno molto bello".

È più difficile fare il sindaco, l’europarlamentare o la mamma? "Sono tre impegni molto difficili e ciascuno ha le sue peculiari difficoltà. Dal punto di vista della responsabilità personale, fare la mamma è il compito più difficile. E il più importante. Quello che finora facevi solo pensando per il tuo futuro, diventa qualcosa che fai pensando prima al bene di tua figlia, e in funzione sua. E anche le scelte che faccio a livello politico ora acquisiscono un significato ulteriore: ogni volta penso a quello che mi dirà mia figlia tra vent’anni. Non voglio che mi dica di non aver difeso certi valori e di non aver costruito un mondo migliore per lei. Fare il sindaco ti pone di fronte a responsabilità immediate. Quando un cittadino ha un bisogno, è te che chiama, un po’ come la mamma. Fare l’eurodeputato e pensare a lungo termine, fare scelte che condizioneranno un futuro più a lunga gittata. E’ pesante perché quando sono a Strasburgo o a Bruxelles, non vedo Kinzica anche per tre giorni di fila. Un sacrificio, ma i cittadini che mi hanno votatovogliono che io sia lì a difendere i loro interessi, le loro istanze. Io sono una privilegiata, faccio il lavoro che amo. E questo comporta dei sacrifici. Ma io mi so organizzare..".

Che tipo di famiglia è la sua? Il papà di Kinzica le dà una mano? "Ho una fortuna grande come una casa perché Andrea è bravissimo, non mi fa mai pesare niente ed è lui che si occupa di mia figlia quando io sono via. Poi con Kinzica ha un rapporto bellissimo, senza contare che con mia mamma formano un team perfetto".

Per il 2020 ha messo in calendario le nozze? "Non sono mai stata una che mette il matrimonio tra i suoi obiettivi nella vita. Ho sempre pensato che la cosa più importante tra due persone che si amano sia avere un figlio, dare vita ad un essere umano che porta il patrimonio genetico di due genitori. L’unione che si fa carne. Sono appagata così, non sento il bisogno di sposarmi".

Parliamo di sfide: quali si propone di affrontare nel 2020? "Il mio obiettivo, da cittadina Toscana prima ancora che da politica della Lega, è veder cambiare il colore della Toscana. C’è da lavorare a testa bassa per riuscire in questa sfida".

Il suo nome è sempre in ballo come possibile candidato governatore del centrodestra? Se Salvini chiama, lei è a disposizione? "Io sono a disposizione per qualunque ruolo, fare il governatore è una enorme responsabilità. Ma a me nella vita non spaventa niente. Gliel’ho detto, mi so organizzare. Anche quando a 27 anni mi candidai a sindaco di Cascina mi dicevano ’non ce la farai’. e invece abbiamo dimostrato di fare e saper fare bene. Io non sono una che si arrende. Sarà una sfida ifficile prendere la Toscana e governare il sistema di potere che hanno creato in decenni. Ma con una squadra efficiente e forte ci si fa. Qualore Matteo Salvini, dopo il voto in Emilia, venisse a dirmi ‘Susanna tocca a te’, mi troverebbe pronta. Così come sono pronta a sostenere ogni altro candidato. Sono sicura che con Vivarelli Colonna (il sindaco di Grosseto, papabile candidato governatore per la Lega, ndr) avremmo un ottimo candidato. E lo dico in maniera imparziale, sono a disposizione, di ogni candidato, purché si riesca a cambiare colore alla Regione".

Il centrosinistra ha Eugenio Giani, un candidato forte. "Dice? Io non lo considero un candidato forte. Forse lo conoscono nelle istituzioni. Ha tagliato i nastri ovunque, forse lo conoscono i sindaci, le autorità. La signora della porta accanto non sa chi sia. Sto facendo i miei sondaggi, tra le persone che non seguono la politica non è conosciuto. Io, essendo stata più in tv, sono più conosciuta di lui. Non ho mai sentito da lui una proposta politica, non l’ho mai sentito esprimersi in maniera tecnica su qualche argomento. È un uomo per tutte le stagioni, conciliante con tutti. Ma secondo me ti devi anche schierare. Tutti di me sanno cosa penso per esempio in materia di immigrazione, o di sicurezza. Possono essere o meno d’accordo, ma sanno cosa penso. E poi Giani rappresenta il vecchio. Nel 1987 lui era al congresso socialista. Io nascevo. È la linea di continuità con Rossi. Ogni sua scelta l’ha avallata. Voglio citargli De André ‘anche se vi riterrete assolti, siete tutti coinvolti’".

Cosa augura ai toscani, ai pisa ni, e ai cascinesi? "Ai toscani è facile: auguro che nel 2020 cada il governo delle tasse, che ci sia Salvini premier e un governatore leghista in Toscana. Ai pisani auguro di continuare ad apprezzare la linea del sindaco Conti e della sua quadra di assessori. E ai cascinesi auguro la continuità: noi abbiamo risanato bilanci in rosso, pianificato opere pubbliche, smantellato campi rom abusivi e centri profughi. Cascina ha eletto quattro parlamentari. Forse siamo stati bravi. No?". © RIPRODUZIONE RISERVATA