Ingegneri, iscrizioni in crescita: "Uniti per la prevenzione"

Intervista a Chiara Fiore, prima presidente donna dell'Ordine

Ingegner Chiara Fiore

Ingegner Chiara Fiore

Pisa, 17 aprile 2018 - Numeri che 'fotografano' un Ordine presente capillarmente a Pisa e provincia: 2.183 iscritti, poco meno di 900 residenti nel Comune di Pisa. Una forza e una risorsa per la crescita, la tutela, lo sviluppo del territorio. Sempre più a fianco – questo l'auspicio e l'impegno – degli enti pubblici e delle associazioni. Al timone dell'Ordine degli Ingegneri c'è Chiara Fiore - 36 anni, mamma di un bambino di 3 - ingegnere per dna. E' la prima donna presidente dell'Ordine (eletta ad agosto scorso) e il più giovane presidente di sempre. Due le 'parole chiave' da mettere in campo al servizio della comunità per il prossimo futuro: protezione civile e prevenzione sismica.

Partiamo proprio dai numeri.

“Complessivamente il numero degli iscritti in Toscana, secondo i dati diffusi dal Centro studi del Cni-Consiglio Nazionale degli Ingegneri – è in calo (vedi Firenze e Prato che segnano rispettivamente – 1 e – 1,4% ). Il nostro Ordine tra il 2017 e il 2018 è invece cresciuto, anche se lievemente, dello 0,4%. Siamo l'Ordine con il più alto numero di donne a livello regionale: 397”.

L'Ordine si è dotato della commissione Protezione Civile. Quali sono i suo compiti?

“E' una delle nuove commissioni. Il consigliere referente è l'ingegner Leonardo Mattolini. A livello nazionale gli Ordini possono aderire all'IPE ovvero all'Associazione Nazionale Ingegneri per la Prevenzione e le Emergenze, iscrizione che è in fase di valutazione. Ma quello che più ci interessa è oggi avere un ruolo e poter dare il nostro contributo a livello locale. La salvaguardia del territorio è una priorità e il consolidamento di una rete di professionalità crediamo possa essere un importante valore aggiunto per tutti. La prevenzione è uno degli obiettivi che attraverso una nuova impostazione culturale ed una sinergia con gli enti locali ci proponiamo di raggiungere”.

In questo senso si muove anche l'impegno per la prevenzione sismica?

“Certamente. Quello che stiamo vivendo è un momento di grande cambiamento, a partire proprio dall'uscita dopo dieci anni delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni. Il vero cambiamento però va visto nell'introduzione delle agevolazioni fiscali per la parte strutturale degli edifici, il così detto Sismabonus. Questo è il primo vero strumento operativo che agisce in via preventiva piuttosto che dopo il verificarsi di un sisma. La parola d'ordine deve essere prevenzione per la quale tutti devono dare il proprio contributo, la politica deve essere lungiramente e fare di questa un proprio obbiettivo, si a livello comunicativo che di buona pratica quando interviene sugli edifici pubblici. Noi tecnici dobbiamo farci portatori dell'importanza del concetto di prevenzione anche con i cittadini sensibilizzandoli a porre la dovuta attenzione quando intervengono sui propri immobili”. 

Territorio significa anche rapporti con l'Università. In che modo?

“Ci sono sempre stati, ovviamente. Ma si stanno intensificando. Nel consiglio dell'Ordine i rappresentanti dell'ateneo sono due: il professor Pietro Leandri, afferente al dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale (che è anche il consigliere referente della relativa Commissione) e la ricercatrice Anna De Falco, afferente al Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni. L'Ordine ha recentemente incontrato i candidati all'Esame di Stato e l'ateneo è un partner importante anche per la nostra formazione continua. Dalle aule universitarie escono le nostre 'nuove leve'. E non a caso l'Ordine ha creato anche una commissione tutta dedicata ai giovani, di cui io stessa sono il referente. Su 2.183 iscritti gli under 35 sono 304”.