Pisa, 2 settembre 2011 -  Secondo un'analisi elaborata da 'Jiao Tong' University di Shanghai l'università di Pisa e la Sapienza di Roma sono i migliori atenei d'Italia classificandosi tre i primi 150 al mondo. Le due università italiane si collocano tra il 102esimo e il 150esimo posto al mondo e precedono quelle di Milano, Padova, Politecnico di Milano e gli atenei di Bologna, Firenze e Torino. ''Complessivamente - spiega una nota dell'Universià di Pisa - sono 22 le istituzioni accademiche italiane che compaiono tra le prime 500 al mondo, comprese la Scuola Normale Superiore di Pisa e l'Universita' di Siena. Pisa è, insieme a Padova, tra le prime 100 al mondo nel campo delle Scienze naturali e matematiche, ma eccelle anche in matematica (prima in Italia, undicesima in Europa e 50esima nel mondo) e fisica.
 

Anche il rettore dell'università di Siena Angelo Riccaboni è apparso soddisfatto poichè il suo ateneo si è collocato tra il posto 401 e il 500, che equivale a un posto tra il 14esimo e il 22esimo tra gli atenei italiani. Ha commentato l'analisi cinese così: ''Dalla classifica cinese emerge senza dubbio che siamo tra le migliori istituzioni di didattica e ricerca nel mondo e tra le migliori in Italia'' E' da notare che la posizione raggiunta da Siena nella classifica cinese è calcolata in base a parametri che tengono conto del numero di vincitori di Premi Nobel e Medaglie Fields che hanno studiato o che sono docenti in ogni ateneo, e in base a parametri sulla qualità della ricerca, misurati attraverso il numero di scienziati Highly Cited, il numero di articoli sulle riviste Science o Nature, e il numero di lavori indicizzati nel Science Citation Index o nel Social Science Citation Index. La classifica, chiamata Academic Ranking of World Universities, si basa su parametri quantitativi, che rendono ancora più significativa la presenza di Siena, che ha meno di 20mila iscritti, come solo un'altra (Ferrara) tra i 22 atenei italiani presenti nella graduatoria. ''Analizzando il punteggio in proporzione alle dimensioni - ha aggiunto Riccaboni - siamo duecentosettantesimi al mondo e sesti in Italia''.