Cantare e camminare ancora. La poesia di Sauro Damiani

Escono i 'Detti d'amore' e una biografia attraverso le letture amate

Pisa, 31 agosto 2022 -  “Nei giardini fioriscono i narcisi / e già profumano le prime rose. / Un fiore bello avevo anch'io; lo uccisi / una mano impaziente gli s'impose. / Vento che scendi dai beati Elisi, / fragrante di promesse prodigiose, / soffia nel mio giardino, spandi ancora / il profumo che sempre m'innamora”. Sauro Damiani è stato un maestro elementare per 30 anni a Marciana, una frazione di Cascina. Non è “un ragazzo”. E' un anziano, maestro e poeta, che quest'anno ha voluto dare alle stampe, per le edizioni 'La Torre', due volumi complementari: il primo, 'Biografia di un libro', sostanzialmente una rilettura della propria vita e del proprio percorso umano, civico e culturale, attraverso i libri amati e letti nel corso della vita, a partire da uno in particolare che lo ha sempre accompagnato ( Resistenza e resa' di Bonhoeffer) e che ha fatto crescere in lui “l'uomo interiore”; l'altro è 'Detti d'amore', in tre sezioni, poesie, prevalentemente endecasillabi in sonetti e quartine, che in parte proseguono e riassumono un discorso avviato con 'Canto dell'amore assente' (Moretti e Vitali, 2006), 'Quartine del tempo e dell'amore ' (ed. Puntoacapo, 2020) e 'Accordi' (Ladolfi, 2021). I 'Detti d'amore' ripercorrono una vita nei sentimenti e nella comprensione delle cose, con un affinamento espressivo che risulta pienamente conseguito nella sezione 'Settanta quartine' del nuovo libro, con l'impegno ad usare la poesia come una canna da pesca “per tirar su il mare”: “Sono polvere, e questa è la mia gloria. / E' con la polvere che il bimbo istoria / sulla riva del mare i suoi castelli. / Dissolti il giorno dopo, eppure belli”, ma “dopo la vita, c'è la vita”, e dunque meglio cantare e camminare ancora. Michele Brancale