L’Antica farmacia della Certosa come scenografia

Calci, Raimo porta il teatro all’interno del monumento. Un piano per salvare gli affreschi

 Fabiola Franchi (Associazione Amici della Certosa) e l’attore e regista Renato Raimo all’interno dell’antica farmacia della Certosa di Calci

Fabiola Franchi (Associazione Amici della Certosa) e l’attore e regista Renato Raimo all’interno dell’antica farmacia della Certosa di Calci

PISA 26 febbraio 20128 - Un cerchio ideale che si chiude. Due vocazioni che si fondono insieme al servizio di uno dei gioielli pisani più preziosi. Renato Raimo si sdoppia e si mette a disposizione dell’antica farmacia della Certosa di Calci. Attore, regista ma anche farmacista di professione (specializzato, tra l’altro, proprio in fitoterapia) sarà il protagonista della prima delle iniziative (‘motore’ è l’associazione Amici della Certosa, con il sostegno di Mibact e Polo Museale della Toscana) pensate per raggiungere un ambizioso traguardo: il recupero e il restauro degli affreschi. Operazione per la quale servirà una cifra complessiva che è stata stimata intorno ai 30mila euro.

I saggi sulle pareti della farmacia – tornata ad essere pienamente visitabile dopo il ripristino, scattato due mesi fa, dell’impianto di illuminazione finanziato da Lyons Pisa Certosa, Federfarma e associazione Grazia Deledda – sono già visibili. I colori sono in procinto di riemergere da sotto l’intonaco. E torneranno presto a splendere, arricchendo un ambiente che già incanta tra intarsi lignei, bilance e spezie. Gli affreschi risalenti al tardo Settecento – commissionati dal Priore Giuseppe Alfonso Maggi (in carica a Calci dal 1764 al 1797) al pittore pisano Cassio Natili di cui non mancano tracce anche nelle sale interne della Certosa – riprenderanno il loro posto (sotto l’attenta supervisione della Soprintendenza) grazie al lavoro della restauratrice Delia Palmieri. «Stiamo inoltre lavorando per far rientrare il recupero degli affreschi dell’antica farmacia nell’Art bonus, l’agevolazione fiscale per le erogazioni liberali a sostegno della cultura» annuncia Fabiola Franchi, portavoce dell’associazione Amici della Certosa. E a dare il primo sprint alla causa sarà il progetto di ‘green theatre’ già portato da Renato Raimo all’interno degli antichi palazzi e nelle dimore storiche del territorio e non solo.

Come testimonia l’ultima, prestigiosa tappa nella sala della musica di Ca’ Sagredo a Venezia. «Spogliati nel tempo», questo il titolo del recital nato da un’idea di Renato Raimo e della pianista Isabella Turso, sarà messo in scena nell’appartamento del Granduca (ambiente che alla fine del ‘700 il priore Maggi volle costruire per propiziarsi l’animo del sovrano e della sua corte) il 14 e 15 aprile. Tutti i dettagli sul recupero degli affreschi e sulle iniziative per finanziarli (ci sarà anche una lotteria che permetterà ai vincitori di soggiornare proprio in quella Ca’ Sagredo che ha appena ospitato Renato Raimo e Isabella Turso) saranno svelati a inizio marzo nel corso di una presentazione ad hoc.

«Sono felice e assolutamente orgoglioso di poter fare da testimonial di una operazione così bella che mi tocca sia come professionista che artista – commenta Raimo –. La Certosa e ancor più l’antica farmacia sono luoghi perfetti per accogliere e sposare il progetto di green theatre. Visioni intime in palazzi e ville, eventi artistici e culturali che - utilizzando le scenografie e gli arredi naturali – non dimenticano i sapori del territorio proprio come accadrà anche per ‘Spogliati nel tempo’». Spettacolo in cui al centro c’è il tema dell’Amore, raccontato attraverso le riflessioni dell’uomo e le lettere dei grandi personaggi del passato, con il tratteggio musicale dei grandi classici e di brani originali di Isabella Turso: un viaggio tra i sentimenti di Mozart, Voltaire, Napoleone, Beethoven, Wilde, spaccati di vita vissuta nei quali si intrecciano, sogno, fantasia e realtà fino ad arrivare all’epoca degli smartphone e degli sms.