Volterra-Regione, questo è un nuovo capitolo

La sanità e l’analisi del consiglio comunale aperto. Dopo anni di "scontri", il clima pare cambiato: ora però occorrono i fatti

di Ilenia Pistolesi

Quel passo indietro che associazioni e gruppi di opposizione si aspettavano non c’è stato, perché né la direttrice generale della Asl Nord Ovest Maria Letizia Casani, né l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini hanno stracciato di fronte alla sala del Maggior Consiglio i piani messi in atto per l’ospedale per ripristinare la guardia cardiologica h24, motivo del contendere da mesi, nonostante adesso l’ospedale abbia non due medici di guardia in notturna, ma ben quattro.

Ebbene, quel che però possiamo registrare è un atteggiamento nuovo, del tutto diverso rispetto alle guerriglie ed il muro contro muro che negli anni scorsi hanno animato i consigli comunali aperti in tema di sanità, anche alla presenza di dirigenti Asl e assessori regionali: la direttrice Casani, pur credendo fermamente nel piano che ha ‘messo in sicurezza l’ospedale con la presenza h24 degli anestesisti’, ha comunque ribadito che lo stesso piano ‘non è scritto su pietra’. Della serie, ci sono margini per trattare. Ma ha anche ammesso errori di comunicazione, che forse hanno creato confusione nella comunità, fra annunci di piani di rilancio e il pacifico taglio a un servizio, la guardia cardiologica notturna. Idem l’assessore regionale Bezzini, che a conclusione della maratona consiliare ha richiesto ‘un supplemento di riflessione sulla questione cardiologica. Facciamo un focus – ha detto Bezzini – riflettendo sul modello organizzativo migliore".

Parole, parole, parole? Stavolta forse no, perché in passato ex dirigenti e ex assessori che sono transitati dal colle, chiamati a rispondere delle mannaie impugnate, non hanno mai arretrato di un millimetro rispetto alle loro posizioni. Ma non solo. Volterra, che è classificato come ospedale di base, sarà al centro di un progetto che ne ridisegnerà la funzione: pensiamo alla fibrinolisi, ai posti letto di osservazione breve al pronto soccorso, alla presenza h24 di un anestesista, alla recovery room, all’aumento degli interventi chirurgici (parlano i numeri, con un 30% in più), a un pronto soccorso nuovo di zecca, a un nuovo progetto di telemedicina e sanità digitale.

Certo, Roma non fu costruita in un giorno e il progetto, considerato il fatto che la Regione sta cercando soluzioni diverse per accelerare sui finanziamenti, non può veder la luce dall’oggi al domani, anche se qualcosa è già maturato. Poi restano le magagne che attanagliano tutti gli ospedali: Cup in tilt, visite impossibili, carenze di personale medico e via dicendo. Il migliore dei mondi possibili non esiste, ma stavolta si respira, da parte di Asl e Regione, la volontà di far tesoro delle osservazioni arrivate da più parti.