Volterra capitale, la cultura costa 4 milioni

Il budget previsionale nel dossier per la candidatura spedito al Mibact che darà un milione di euro al vincitore. Ecco il quadro.

Migration

di Ilenia Pistolesi

I numeri sono impressi nel dossier che il Comune di Volterra ha spedito al Mibact per la candidatura a capitale italiana della cultura: un budget previsionale, una scommessa che vale 4,5 milioni di euro per la realizzazione degli eventi da imbastire nel 2022.

Vediamo il capitolo che riguarda le entrate: nel dossier di candidatura, troviamo un milione di euro da parte del Mibact (cifra che il ministero destinerà alla città capitale 2022), 500mila euro dal Comune ed altrettanti della Fondazione Crv, un milione di euro rispettivamente dalla Regione e da sponsor privati e 500mila euro per la bigliettazione degli eventi.

Passiamo alla voce ‘uscite’: 3,5 milioni per la programmazione culturale ed un milione di euro per la comunicazione, le spese del personale ed altre spese generali. Ma il dossier di candidatura puntella anche le infrastrutture culturali, con alcuni progetti già forti di finanziamento ed altri che bollono in pentola: il nuovo museo Guarnacci per 1,6 milioni, la realizzazione del teatro in carcere per 1,2 milioni di euro (con un finanziamento del Dap), l’anfiteatro (in questo caso la cifra riportata vale 810mila euro, perché inclusiva del finanziamento della Fondazione Crv del 2019), il Mastio Rinascimentale (bellezza restituita alla città con un finanziamento di 330 mila euro), la biblioteca con il suo tesoretto di risorse comunali che valgono 400 mila euro, il museo dell’alabastro per 250 mila euro, l’accessibilità al teatro romano (120 mila euro del Mibact), l’accessibilità all’acropoli per 230mila euro, la biglietteria dell’acropoli per 100mila euro, il restauro dell’Annunciazione nella Sala del Maggior Consiglio per 35mila euro.

"La struttura incaricata – si legge nel dosssier – sarà un comitato di scopo costituito dal Comune e dal comitato promotore. La direzione sarà affidata a Paolo Verri, al quale risponderà un ufficio di programmazione di cui faranno parte sette figure professionali: due di produzione esecutiva, una di coordinamento della comunicazione, due di amministrazione e due di segreteria generale. Le risorse verranno selezionate con bandi pubblici e la struttura verrà completata dalla cooptazione di risorse umane concordate con i diversi enti locali". Inoltre "verrà attivato in forma permanente il laboratorio sperimentato in candidatura Living Lab, piattaforma di coordinamento per i diversi soggetti coinvolti, ciascuno dei quali dovrà realizzare la propria attività nell’ambito del coordinamento offerto dal comitato. A medio termine, in relazione con il piano strategico siglato con i 52 Comuni co-promotori della candidatura, il comitato diventerà una Fondazione di scopo per progettare e promuovere il sistema culturale del territorio".