"Se non stai buono ti faccio male. E schiaffi e spinte". Asilo degli orrori, racconto choc

Il racconto delle due custodi che hanno sporto denuncia. Processo alle maestre dell'asilo del Cep

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Pisa, 22 gennaio 2019 -  Costretti  a stare in piedi perché non si addormentassero, addirittura tenuti svegli a tavola con l’acqua del bicchiere buttata in faccia. «Capitava spesso che i bimbi venissero imboccati forzatamente, obbligati ad aprire bocca con una presa stretta alle guance quasi fino a portarli al conato di vomito. Capitava anche che venissero isolati, messi in punizione in bagno, da soli con la porta socchiusa per un quarto d’ora».

E ancora «schiaffi sul sedere e sulle gambe, strattoni, strette per il braccio, scappellotti», ma anche offese e derisioni davanti ai compagni di classe che «guardavano pietrificati», ammoniti a comportarsi bene. Accuse pesanti quelle che ieri Erika Nencini ha mosso, a vario titolo (distinguendo le diverse responsabilità delle due imputate, ndr), in aula raccontando quanto avrebbe visto – e quindi denunciato ai carabinieri di San Giovanni alla Vena a novembre 2015 –, mentre prestava servizio all’asilo del Cep come custode e ausiliaria.

«Già a settembre avevo assistito ai comportamenti non pertinenti delle educatrici, toni alti di voce e gesti bruschi mai notati in altre strutture – ricorda –. Soprattutto da parte della Ori che ho visto tirare uno schiaffo ad un bimbo che faceva i capricci, non voleva mangiare e ad una bimba che stava giocando col riso rimasto nel piatto. La Castiglioni era meno partecipe, assisteva e talvolta incoraggiava ridacchiando le colleghe (tesi confermata dalla collega di Nencini, Elisa Catorcioni, anche lei tra i testi, ndr). Nessuna accennava al minimo rimorso. Poi con i genitori erano gentili e davano pure consigli sull’educazione... Si sa, il momento dell’inserimento in asilo è delicato per tutti. Le tre educatrici in questione (il riferimento è a Donatella Castiglioni, Sonia Ori e Marcella Ricci, quest’ultima ha già patteggiato, ndr) di certo non aiutavano chi aveva più difficoltà a staccarsi dai genitori. Se i piccoli piangevano o non obbedivano piovevano minacce del tipo ‘Stai zitto, tanto mamma non torna e tu devi stare qua’, ‘Se non stai buono ti faccio male’ oppure ‘Sei un rincoglionito. Hai rotto, devi dormire’. Mi sono trovata davanti situazioni inaccettabili e ho agito di conseguenza».

Dalla denuncia  della Nencini, l’installazione delle telecamere e le segnalazioni di altre educatrici. Il caso esplode. «Un giorno in mensa la Ori – ricorda l’ex ausiliaria del Cep – ammise che i suoi atteggiamenti erano ‘eccessivi ma utili a far mangiare i bimbi‘ e commentò che, se fossero stati registrati, lei sarebbe stata arrestata». La profezia si avverò qualche mese dopo.

Elisa Capobianco