Venti milioni per potenziare i voli low-cost

La Regione prepara un pacchetto straordinario post pandemia per sostenere la costa toscana nella fase 3. I timori per Alitalia

Migration

La Regione Toscana mette sul piatto una cifra intorno a 20 milioni per sostenere l’aeroporto ‘Galilei’ di Pisa. La somma, ancora da quantificare nel dettaglio, sarà contenuta in un pacchetto di mire che il presidente Enrico Rossi sta predisponendo per sostenere la costa toscana nella cosiddetta Fase 3, quella della ripartenza. "Confermare la presenza delle compagnie low cost in arrivo e in partenza dal Galilei è fondamentale per sostenere la ripartenza di Pisa – osserva il consigliere regionale del Pd, Antonio Mazzeo - della costa e di tutta la Toscana dopo i mesi di lockdown. Per questo motivo la Regione, all’interno di un pacchetto straordinario di misure da varare post pandemia su proposta del presidente Enrico Rossi, ha deciso di stanziarne una parte importante proprio a sostegno del Galilei e del cosiddetto ‘marketing support’ alle low cost. Un provvedimento importantissimo per ribadire non solo la centralità del nostro scalo all’interno del sistema aeroportuale toscano ma anche per dare una risposta concreta a tutto il settore del turismo, a partire dalla costa toscana, così duramente colpito in questi ultimi mesi". I soldi saranno iscritti presto a bilancio e potranno aiutare la società di gestione del ‘Galilei’ nelle trattative per trattenere a Pisa e far ripartire quanto prima i collegamenti nazionali e internazionali assicurati da Ryanair e dalle altre compagnie aeree low cost.

" Inoltre, sulla scelta di Alitalia di spostare a Firenze il volo da e per Roma, Mazzeo rivela di avere "immediatamente chiesto che questa decisione, presa in maniera unilaterale dalla compagnia, venga rivista" e di aver ricevuto "positive rassicurazioni che da inizio luglio il collegamento continuerà ad essere operativo" e di essere "assolutamente fermo e determinato a monitorare da vicino la situazione perché non vi sia alcun cambiamento rispetto alla situazione attuale". Sul tema interviene anche “Pisa è Viva”, il movimento pisano che fa capo a Italia Viva di Renzi. "Pisa non sia tagliata fuori dai collegamenti aerei con la capitale! – dice l’avvocato Francesca Cardini, coordinatrice del comitato “Pisa è viva – Ricordo come anni or sono - Alitalia già cessò la direttrice tra Pisa e Milano. Dal prossimo luglio Pisa sarà praticamente tagliata fuori via aria dal nord Italia e dalla capitale, non risultando, ad ora, che altre compagnie aeree, low cost, operino da Pisa su dette rotte. Anche il trasporto veloce su rotaia vede Pisa molto penalizzata in quanto l’alta velocità collega oggi solo la città di Firenze con Milano e Roma, lasciando a Pisa solo un collegamento regionale con Firenze anacronistico quanto ai tempi di percorrenza per raggiungere lo snodo dell’alta velocità" "Questa situazione non è accettabile – onclude la responsabile di “Pisa è Viva” -, per Pisa città, sede di Università e Istituti di eccellenza, per i suoi studenti, per i turisti, e per i lavoratori tutti, sia dello scalo pisano che dell’indotto. La questione trasporti e mobilità è di assoluta rilevanza e di importanza strategica per Pisa. Pisa al centro! La questione deve essere affrontata e risolta, senza se e senza ma".

Preoccupazione, invece, è stata espressa dal Sindacato Generale di Base Toscana. “Pisa perde quindi due voli - scrivono da Sgb - e opportunità di far ritornare lavoratori in appalto dagli ammortizzatori sociali. Quali sono le motivazioni di queste decisioni che si ripercuotono negativamente sullo scalo pisano? Ricordiamo che non è nostra intenzione scatenare campanilismi fermo restando che su Firenze transitano già numerosi voli merci".