"Vendevano scarpe di lusso false" Dissequestrata casa della nonna

La decisione del TribunaIe. L’intera famiglia denunciata

Dissequestrata la villa della nonna. L’intera famiglia è accusata di aver organizzato un’attività di e-commerce, vendita di prodotti, in particolare le scarpe, contraffati fatti arrivare dalla Cina dove si trovano veri supermercati del falso. Per la guardia di finanza (del comando provinciale, in collaborazione con il personale del Nucleo speciale repressioni frodi tecnologiche), la figlia si sarebbe occupata delle ordinazioni e delle spedizioni in varie regioni d’Italia; la nonna si sarebbe intestata le carte prepagate per l’accredito dei proventi illeciti; il padre, invece, si sarebbe dedicato al loro reimpiego per l’acquisto di ulteriori articoli taroccati. I primi di novembre, le fiamme gialle sono state nelle loro rispettive case per sequestrare beni (auto, soldi, immobili) del valore corrispondente a quanto sarebbe il ricavato illecito, oltre 330mila euro. Anche se tutti si dichiarano estranei ai fatti. L’uomo è difeso dall’avvocato Monica Carmisciano. Gli altri componenti sono tutelati dal penalista pisano Francesco Virgone e si erano rivolti al Riesame. Il Tribunale di Pisa ha stabilito, appunto, il dissequestro del bene più importante tra quelli sotto sigillo, la casa della signora. L’ndagine, che ripercorre gli ultimi due anni, è partita dall’osservazione dei siti. Per gli investigatori, il nucleo familiare - ognuno con un ruolo diverso - avrebbe creato profili Instagram (tutti chiusi) sui quali venivano pubblicizzati i prodotti (in particolare scarpe ma anche borse e giubbotti). Poi si sarebbero rivolti a 15 influencer ventenni di tutta Italia che, sui loro canali, pubblicizzavano gli annunci con i recapiti.

A. C.