Velocità e distanze di sicurezza "Servono controlli efficaci"

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I "dannati" della Fi-Pi-Li sono centinaia. Anzi migliaia. Interconnessi via Facebook o WhatsApp per aiutarsi nel calvario quotidiano delle situazioni di traffico e viabilità lungo la strada di grande comunicazione Firenze Pisa Livorno. Un roulette russa tra buche, rallentamenti, incidenti. Cosa ne pensano del potenziale arrivo del pedaggio – se ne parla da anni, e tra mille polemiche – però riservato solo ai mezzi pesanti? Ne parliamo con Marco Bignardi, amministratore di uno dei gruppi WhatsApp. "Potrebbe aiutare ad alleggerire il carico di traffico su una strada che non è stata progettata e creata per sopportare tanta pressione – spiega –. E, alla fine, poco importa se il costo sarà scaricato su quello delle merce: penso che valgano di più le vite e la sicurezza degli automobilisti". "Certo c’è da capire bene come faranno – aggiunge –. E se il pedaggio sarà per tutti, o se sarà possibile applicarlo ai mezzi pesanti che la superstrada la percorrono tutta: ovvero a quelli che la utilizzano per non prendere l’autostrada. Ma, detto questo, e senza ripetere le criticità ben note dell’arteria di cui stiamo parlando, credo che il punto principale sia un altro". "La Fi-Pi-Li si percorre bene a 90 chilometri orari – aggiunge Bignardi –. Basterebbe rispettare questo limite e mantenere la distanza di sicurezza che pochi sanno cos’è e quanto è, per stare tutti più sereni. In Svizzera, per la distanza di sicurezza, la polizia ti affianca e ti fa 300 euro di multa. Noi abbiamo bisogno di un diverso tipo di controlli: quelle scatoline di autovelox che, ormai, i pendolari conoscono benissimo, tanto che il piede si muove quasi in automatico sul’acceleratore quando la macchina si sta avvicinando, non servono a nulla. E’ necessario un sistema di tutoraggio efficiente". Per fare in modo che la superstrada sia una strada e non un circuito. Indipendentemente dalle questione tir.

C. B.