"Vaccinare subito gli operatori del farmaco"

Appello delle imprese del settore aderenti a Unione. Industriale: "La Toscana segua le altre Regioni"

operatore del farmaco

operatore del farmaco

A differenza di altre Regioni, quella Toscana non ha ancora incluso nelle categorie prioritarie da vaccinare gli operatori del settore farmaceutico e gli informatori scientifici. Una categoria che, a differenza di altre professioni anche intellettuali considerate prioritarie dalla Regione, è in stretto e quotidiano contatto con i medici delle strutture sanitarie e che, in alcuni casi, anche nei laboratori, potrebbe entrare in contatto con il virus. Gli imprenditori del settore, attraverso l’Unione Industriale Pisana, fanno ora appello al presidente Giani e all’assessore alla Sanità Bezzini, per chiedere di inserire nelle categorie prioritarie questi lavoratori, in particolare gli informatori scientifici che, altre regioni, hanno equiparato al personale sanitario. "Non capiamo i criteri di priorità applicati dalla Regione Toscana – commenta Roberto Lacorte, ad di PharmaNutra e membro della Commissione Sanità di Confindustria Toscana -. Le aziende farmaceutiche, per la loro connotazione, sono quelle prioritariamente in contatto con ospedali, medici e ambulatori. Come industriali farmaceutici, ci chiediamo perché in alcune regioni i nostri informatori scientifici siano stati vaccinati e ciò non sia invece avvenuto in Toscana. Questa misura potrebbe invece rendere ancora più sicuro l’ambiente di lavoro all’interno delle aziende e permettere agli informatori scientifici di poter svolgere con più serenità e sicurezza il loro lavoro all’esterno delle aziende". Luigi Duca, manager dei Laboratori Guidotti e presidente del Gruppo Farmaceutici Uip, commenta: "Ci auguriamo che la Regione prenda in considerazione la voce degli industriali del settore che da tempo si fanno portavoce delle istanze raccolte tra i lavoratori. In questo anno, nell’assoluto rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori, il nostro settore non ha mai interrotto la propria attività produttiva, essendo considerato un settore strategico e di primaria importanza. Anche in ragione di questo riteniamo che includere i lavoratori delle nostre aziende nelle categorie da proteggere attraverso il vaccino sia una misura che la Regione Toscana dovrebbe intraprendere". Solo pochi giorni fa, l’Unione Industriale Pisana, sulla scia delle istanze promosse da Confindustria Nazionale e regionale, aveva reso pubblica la disponibilità degli imprenditori del territorio ad aderire anche a un protocollo d’intesa con la Regione Toscana per la vaccinazione dei dipendenti e delle loro famiglie all’interno delle aziende stesse. Alcuni giorni fa, Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione Industriale Pisana, aveva riproposto all’attenzione di Giani e Bazzini la posizione di Confindustria nazionale e toscana, dichiarando la disponibilità delle aziende a diventare hub vaccinali per dipendenti e loro famiglie e chiedendo anche "di consentire a chi, in modo inevitabile, deve muoversi per lavoro di poterlo fare in sicurezza grazie al vaccino". "Sia data priorità nei vaccini – aveva detto Pacini – alle attività che non sono ‘remotizzabili’".