Unione Industriale: "La politica intervenga subito"

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Il caro energia potrebbe causare alle aziende danni assai più gravi della pandemia, con relative produzioni ferme, nonostante gli ordini, e ricorso alla cassa integrazione."Purtroppo lo avevamo previsto e denunciato già un anno fa. Oggi la situazione del caro bollette è fuori controllo" ancora una volta l’Unione Industriale Pisana, attraverso la sua presidente Patrizia Alma Pacini (nella foto), raccoglie e rappresenta le voci degli imprenditori della provincia e chiede soluzioni a breve termine. "E’ dovere della politica – commenta - intervenire subito per limitare la situazione, sia a livello italiano che a livello europeo bloccando il costo dell’energia. La Spagna, vista la sua differente politica energetica rispetto al resto dell’UE, ha ottenuto di poter bloccare il prezzo". Pacini ribadisce: "Non sono più rinviabili decisioni che riguardino investimenti per diminuire il costo dell’energia e la dipendenza da altre nazioni: centrali geotermiche, rigassificatori e termovalorizzatori, potenziamento del fotovoltaico sono concrete e diversificate opzioni a portata di mano e ricorrendo a snellimenti burocratici". E infine, secondo l’Unione Industriale Pisana, "le uniche soluzioni che vediamo percorribili a breve termine sono: aumentare gli approvvigionamenti di gas naturale liquefatto tramite nuovi rigassificatori; aumentare la capacità dei tre già esistenti; svincolare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas naturale (decoupling); mettere un tetto al prezzo massimo del gas (price cap) sul mercato europeo".