Una missione in Zambia per curare i bambini

Ottanta interventi chirurgici nel cuore dell’Africa grazie all’impegno del professor Gatti e della sua equipe. Superate tutte le difficoltà

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di Saverio Bargagna

Un viaggio di undicimila chilometri per raggiungere il centro dell’Africa e curare i bambini affetti dalla malformazione del labbro leporino. Sono oltre 80 i piccoli operati di labiopalatoschisi nel corso dell’ennesima missione umanitaria portata a termine dal dottor Gian Luca Gatti, chirurgo plastico responsabile del percorso labiopalatoschisi dell’Aoup.

Il dottore Gatti è volato nel sud del continente africano, per la precisione al "Belt Cure Hospital pediatrico" della capitale dello Zambia, la città di Lusaka. Il chirurgo raggiunto il paese dei leoni insieme al collega chirurgo plastico di Aoup Matteo Ragoni e con gli amici e colleghi di sempre: Marco Stabile (Chirurgia plastica Ausl di Piacenza) e Silvio Podda (Chirurgia plasticacraniofacciale e pediatrica del San Joseph Hospital di New York). Una settimana ai primi di novembre piena di emozioni, pur nelle tante difficoltà di operare negli angoli più remoti della Terra, in strutture dove spesso gli standard non sono gli stessi degli ospedali in cui sono abituati a lavorare.

Ma lo spirito di squadra, l’esperienza pluriennale, l’alta specialità e l’affiatamento sono le caratteristiche che fanno la differenza e producono risultati, anche laddove la malaria è endemica e i letti sono avvolti nelle tende anti-zanzare come a Lusaka.

La labiopalatoschisi è una malformazione caratterizzata da schisi del labbro, dell’osso mascellare e del palato che, se affrontata chirurgicamente in fase neonatale, ha risultati eccellenti con interventi di correzione scheletrica a fine crescita. "La scuola pisana – spiegano dall’Aoup – di chirurgia plastica in questo specifico settore è ormai di riferimento in tutta Italia risalendo ad almeno cinquant’anni fa e l’attrattività del percorso assistenziale sulla labiopalatoschisi, costituito da un team multidisciplinare (chirurgo plastico, anestesista, otorinolaringoiatra-foniatra, genetista, ginecologo esperto in diagnosi prenatale, pediatra, ortodontista, logopedista e psicologo) fa sì che i numeri siano elevati: ogni anno a Pisa vengono operati circa 150 pazienti".

Stavolta la missione si è svolta con il sostegno dell’associazione "Smile Train" ma negli anni - sono circa 15 anni che Gatti parte, talvolta in compagnia di Alessandro Giacomina, ora con Matteo Ragoni - sono stati supportati da "Operation Smile" e l’"Aicpe-Associazione italiana di chirurgia plastica" che forniscono il materiale di sala operatoria. Il resto è a carico dei professionisti.