Una candela accesa contro il caro-bollette

La protesta dei titolari delle attività: "Impennata al 30% in uno stato di lockdown “mascherato“". Cna Pisa: "Calmierare i rincari subito"

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Da Piombino a Pisa. La protesta per il caro-bollette attraversa la costa toscana e approda sulle sponde dell’Arno. Claudio Taccani e Alessandra Nosiglia si abbracciano al lume di candela nel loro locale incastonato nel centro della città, in solidarietà del collega Alessandro Tommasi di Piombino – ideatore della cena di protesta a lume di candela – e della categoria. Un gesto simbolico contro i rincari vertiginosi di gas e dell’energia elettrica come quelli sulle materie prime, in coincidenza con uno stato di lockdown “mascherato“. "La situazione è diventata insostenibile – affermano Taccani e Nosiglia, titolari del ’Chilometro Toscano’ – La bolletta dell’energia elettrica è passata da 650 euro al mese a 1200 euro. La sera la città è deserta e ormai lavoriamo solo il sabato e la domenica". Un’altra difficoltà è il reperimento di materie prime. "I prosciutti stagionati sono quasi introvabili. Abbiamo provato ad ordinare delle bottiglie di vino, ma l’ordine è stato annullato a causa dell’indisponibilità di imballaggi di cartone necessari per la spedizione".

Dal vino introvabile si passa poi all’aumento dei prezzi di pane, pasta e carne: "Il costo del filetto di manzo è lievitato, ora non lo pago meno di 20 euro al chilo. Quanto lo devo far pagare al cliente?", evidenzia Giuseppe D’Angelo, titolare del ristorante ’La Clessidra’, il quale sottolinea anche la correlazione devastante tra carovita e crisi innescata dall’impennata dei contagi da Covid. "L’anno scorso eravamo in lockdown e almeno potevamo tirare avanti grazie a qualche sostegno statale, mentre ora siamo aperti ma è come se fossimo in lockdown, con la sola differenza che dobbiamo far fronte a questi rincari senza alcun tipo di aiuto". "Fronteggiare questa crisi, di cui ne sta risentendo l’intera filiera, è un’impresa: quando hai un calo del 50% della clientela, ma vedi arrivare bollette con un rincaro del 30% è dura tirare avanti", commenta Diego Riccomi della pizzeria "La Tana".

Cna Pisa lancia l’allarme contro il caro energia che rischia di paralizzare imprese e artigiani alle prese con una situazione che ormai fa pensare a tutto tranne che ad una ripartenza. "Per questo – dichiara Cna Pisa in una nota – è fondamentale che il governo metta in campo tutte le misure necessarie a calmierare il più possibile questi rincari e a ridurre fortemente il peso fiscale sui costi energetici. Serve urgentemente una presa di posizione comune e a scongiurare che queste misure ricadano sulle nostre imprese".

Ilaria Vallerini