Ufficiale: è ballottaggio Ma sui social infuria un fuoco incrociato di accuse a distanza

Petrucci e Latrofa (FdI): "Intenzione degli elettori chiara, decine di voti a favore del sindaco Conti. Democrazia cancellata". Ferrante ribatte: "La destra pisana come Trump. Hanno gettato la maschera di moderati".

Ufficiale: è ballottaggio  Ma sui social infuria  un fuoco incrociato  di accuse a distanza

Ufficiale: è ballottaggio Ma sui social infuria un fuoco incrociato di accuse a distanza

"Non ci fermiamo". È lo slogan scelto da Michele Conti per spronare i pisani a sostenerlo. La risposta, via social, di Paolo Martinelli, invece, è un post con la scritta "Pisa si colora di arancione", riferito al colore della sua campagna elettorale e della lista La città delle persone, la civica fondata nei mesi scorsi dal candidato sindaco del centrosinistra. Ora che la commissione elettorale centrale ha ufficializzato dopo tre giorni di verifiche il ballottaggio alla Prefettura e procede il suo lavoro di controllo sulle preferenze dei candidati al consiglio comunale che si completerà entro domenica, le polemiche di un voto che ha visto il sindaco uscente fermarsi a pochi centimetri dal successo, pieno, al primo turno (Martinelli è staccato di 3500 voti e quasi 9 punti percentuali) mancato per una manciata di preferenze, non accennano a diminuire. Diego Pertrucci, consigliere regionale di Fratelli d’ìtalia posta una foto insieme a Raffaelle Latrofa, il più votato tra i candidati al consiglio con un consenso record di 976 preferenze personali, e attacca: "Calpestata la democrazia: risultato elettorale alterato da scelte faziose dentro i seggi. Cosa è successo? Molti elettori hanno barrato il simbolo di Fratelli d’Italia o di Lega o Forza Italia e contemporaneamente la lista civica di Conti Sindaco. Ebbene l’intenzione di voto dell’elettore è palese, pur essendo stato commesso un vizio di forma. Le indicazioni del ministero in questo caso sono chiare: il voto va al sindaco e non alla lista. Ma a Pisa No: in alcuni seggi questo non è successo. Sono decine i voti validi a favore di Conti che sono stati annullati così venendo a ledere palesemente il diritto di voto di molti cittadini".

Dal fronte oppostoa ribatte il segretario Pd Andrea Ferrante. "Quello che accade in Commissione elettorale va denunciato con forza e diffuso al massimo. La destra pisana sta trasformando la Commissione in un campo di battaglia, con urla, aggressioni verbali al giudice e ai presidenti di seggio, e la continua insinuazione di brogli. Toni e insinuazioni rilanciati dal meloniano Petrucci. Ricordiamolo: stiamo parlando di risultati nei seggi verbalizzati alla presenza dei loro rappresentanti di lista. Massima solidarietà al lavoro fondamentale della Commissione e dei Presidenti di seggio. Vergogna! Non accettano il risultato del voto, si comportano come Trump. Stanno anche dicendo che se perdono il ballottaggio presenteranno ricorso al Tar. Hanno gettato la maschera di moderati: sono la destra più destra che si può". "Voglio fare un appello: abbassiamo i toni!". Il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo prova a gettare acqua sul fuoco dello scontro in atto. "Chi in queste ore sta parlando di ipotetici brogli - continua Mazzeo – ottiene come unico effetto quello di indebolire la credibilità delle Istituzioni e far allontanare sempre più le persone dalla politica e dal voto. Capisco che il risultato non sia quello che la destra pisana si aspettava, ma in democrazia si deve accettare qualunque risultato, anche per un solo voto di scarto, a maggior ragione in vista del nuovo voto del 28 e 29 maggio. Invece che sulle accuse, spero che tutte le forze politiche sappiamo concentrarsi sulle proposte e lasciare che siano le cittadine e i cittadini pisani a fare la loro scelta tra due proposte profondamente diverse. E sono sicuro che sapranno premiare quella di Paolo Martinelli".

Il riepilogo finale della prefettura recita che il sindaco uscente ha conquistato 2091 consensi pari al 49.96% dei voti validi, contro i 16534 di Martinelli (41,12%) Le schede nulle 471 e quelle contestate 25. Dati che sono già storia ormai, il 28 e il 29 maggio sarà corsa a due: se vince Conti non ci saranno particolari strascichi, contrariamente il centrodestra ricorrerà al Tar per chiedere il riconteggio ufficiale delle schede del primo turno, sperando in un clamoroso ribaltone. Ma passeranno molti mesi prima del pronunciamento dei giudici amministrativi".

Gab. Mas.