Ucciso dal toro, la dinamica: allevatore caricato più volte. Lutto a Riparbella

Gli accertamenti sulla dinamica di quanto accaduto in provincia di Pisa. Il magistrato valuta l'eventuale autopsia

Ambulanza

Ambulanza

Riparbella (Pisa), 3 settembre 2018 - In pochi terribili attimi la furia cieca di quell’animale enorme, impazzito all’improvviso, si è abbattuta contro l’uomo che l’aveva sempre accudito senza lasciargli alcuna via di scampo. Una tragedia assurda quella accaduta ieri mattina poco prima delle 10 a Riparbella, piccolo paese della Valdicecina dove viveva l’agricoltore Sorgi Gennai: l’uomo, che avrebbe compiuto 66 anni a ottobre, ha perso la vita per la carica di un toro di sua proprietà mentre stava lavorando nell’azienda agricola che gestiva col figlio nel borgo sulle coline pisane.

Un amico che stava aiutando Gennai si è accorto della scena e disperato ha subito chiesto aiuto, ma ha assistito impotente alla reazione feroce e implacabile del toro. Nulla poteva far presagire un tale dramma: Gennai doveva pulire il recinto delle mucche e del toro, che non aveva mai dato segnali di follia, mentre l’amico lo aiutava tagliando l’erba intorno al recinto. All’improvviso il grosso bovino, proprio mentre l’agricoltore era girato di spalle, l’ha aggredito di sorpresa colpendolo violentemente da dietro e caricandolo con le corna lo ha scaraventato a terra.

L'allevatore è caduto nel recinto e il toro ha continuato a colpirlo provocandogli numerose e letali ferite. L’amico che era poco lontano con il taglia erba, è subito accorso e ha chiesto aiuto: sul posto si è precipitato anche il figlio di Gennai, ma purtroppo sono stati inutili di fronte all’animale impazzito i tentavi di fermarlo. Immediato l’intervento dei sanitari del 118, ma per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare.

Sul posto i carabinieri di Riparbella che hanno informato anche l’autorità giudiziaria. La salma del titolare dell’azienda agricola, residente a Riparbella dove era molto conosciuto, è stata portata all’obitorio di Cecina per un esame esterno del corpo; sarà il magistrato a valutare un’eventuale autopsia, ma la dinamica sembra piuttosto chiara, anche per la presenza del testimone.

Disperazione della famiglia di Gennai che non riesce a spiegarsi perché l’animale si sia rivoltato in maniera mortale: lo avevano da tempo e non aveva dato alcun segnale di nervosismo. Difficile dire cosa abbia provocato una tale reazione del toro che per adesso non è stato abbattuto: il pm ha disposto che venga affidato alla stessa azienda agricola della famiglia.