"Tutti sapevano, tranne i cittadini Troppi elementi non convincono Rispondete alle nostre domande"

I residenti vogliono chiarezza su quanto accaduto in questi mesi

"Almeno dal 9 aprile 2021, sapevano tutti. Tutti, ad esclusione dei cittadini. Il sindaco, Michele Conti era informato ed era informato anche il presidente della Provincia, Massimiliano Angori. Non c’è motivo di dubitarne, dato che la fonte di questa notizia è il presidente del Parco, Lorenzo Bani. Che conferma di essere stato informato e in contatto con la Regione, informata. Perché nessuno ha detto nulla?". Se lo chiede il Comitato di difesa di Coltano, composto per lo più da residenti nel borgo, tornando a chiedere trasparenza sul progetto di realizzazione della base dei carabinieri. "Perché - chiede ancora il Comitato - nessuno ha fatto nulla quando ci sarebbero stati i tempi utili? Perché il sindaco ha taciuto e finora ha affermato che non sapeva nulla? Perché non ha invece informato i cittadini e le forze politiche, come sarebbe stato suo preciso dovere? E perché ha taciuto la Provincia? E cosa ha fatto il Parco, il cui Presidente, ma solo un anno dopo, ha definito il progetto devastante? Davvero è stato inviato il parere negativo del Parco (relazione Porchera e Logli)? E quando di preciso è stato inviato, e a chi? E la Regione, che ha responsabilità sulle tematiche ambientali e sui parchi ha trasmesso il parere del Parco al ministero? Perché si vocifera che il ministro non abbia mai ricevuto il parere negativo del Parco". Secondo il Comitato di difesa di Coltano, "in questa brutta vicenda tanti elementi non convincono e troppi sono i lati oscuri, troppi i silenzi di chi sapeva e ha taciuto: menzogne? Sottovalutazioni? Ci chiediamo: forse qualcuno voleva quella base contro cui ora lotta?". E i coltanesi non vogliono arrendersi: "A Coltano - conclude il comitato - nulla deve essere fatto che non attenga alla mission del Parco. E qualunque ristrutturazione degli edifici storici deve essere destinata alla fruizione della collettività".