STEFANIA TAVELLA
Cronaca

Tumore del rene, bollino arancione della Siu all'Urologia 2 dell'Aoup

Il riconoscimento all'unità operativa diretta da Giorgio Pomara è stato attribuito grazie al possesso di una serie di requisiti, in termini di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi al paziente

Giorgio Pomara in una foto d'archivio alla consolle del sistema robotico Da Vinci

Giorgio Pomara in una foto d'archivio alla consolle del sistema robotico Da Vinci

Pisa, 27 gennaio 2025 - Bollino arancione della Siu-Società italiana di Urologia all’Unità operativa di Urologia 2 dell’Aoup, diretta da Giorgio Pomara, come centro urologico di riferimento italiano per le terapie d’avanguardia nel trattamento del tumore al rene.

Il progetto “Bollino Arancione” della Siu, nato a giugno scorso da un’idea della società scientifica, mira a mappare l’attuale offerta nazionale di diagnosi e cura del tumore del rene dei centri urologici italiani con l’intento di promuovere una cultura scientifica di continuo miglioramento basata sul paradigma della evidence-based medicine e della sanità basata sul valore.

Il riconoscimento è stato attribuito grazie al possesso di una serie di requisiti, in termini di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi al paziente con tumore del rene, valutati da un comitato Siu che ha coinvolto anche radiologi, anatomo-patologi e oncologi nello spirito di un approccio multidisciplinare e sulla base delle migliori evidenze scientifiche e delle più recenti linee guida internazionali.

“La chirurgia robotica – sottolinea Pomara – ha permesso una svolta nel trattamento del tumore al rene che resta la più frequente forma tumorale solida nell’uomo. La vocazione multidisciplinare del centro di chirurgia robotica dell’Aoup e la collaborazione costante con professionisti di alto profilo hanno permesso, negli ultimi anni, di applicare molteplici soluzioni diagnostiche e terapeutiche innovative, dalla chirurgia conservativa robotica standard o complessa alla chirurgia demolitiva ad alta e altissima complessità (nefrectomie con trombosi cavali), che ci hanno reso centro di riferimento nazionale e fatto ottenere questo riconoscimento. Un ringraziamento doveroso va ai miei collaboratori, agli anestesisti, agli infermieri e tecnici afferenti alla nostra struttura. Tutti, da sempre, compagni di viaggio. Sono convinto che la forza stia nell’unione del gruppo e nella collaborazione interdisciplinare con i tanti specialisti dell'Aoup: questo attestato ne è la prova concreta”.