Simona Cotroneo, psicologa e psicoterapeuta, secondo lei perché i giovani tendono ad andare a letto sempre più tardi?
"Gli adolescenti trascorrono molte ore, specialmente dopo cena, sulle piattaforme social (in primis TikTok e Instagram). Questo atteggiamento provoca un sonno disturbato e spezzato. Passare da un video a una foto fino alla lettura di una notifica fino a tarda notte condiziona in modo tragico la qualità del sonno dei ragazzi. In molti appena svegli poi la prima cosa che fanno è guardare lo schermo del cellulare. Insomma, così rischiano di perdere di vista i confini con la realtà".
In che senso?
"Partendo dal presupposto che il mondo virtuale è calato in un tempo completamente diverso da quello reale. Il Covid ha sicuramente trasformato la gestione del tempo, alimentandone una percezione distorta rispetto alla realtà. I ragazzi più fragili quindi hanno più probabilità di perdersi completamente in realtà fittizie e nella maggior parte dei casi non sono in grado di porsi un freno, soprattutto di notte quando sfuggono al controllo dei genitori".
E la mattina a scuola?
"Beh, ne vediamo gli effetti. Fanno fatica a seguire la prima ora di lezione. Alcuni saltano direttamente il giorno di scuola, mentre altri entrano l’ora successiva".
Quindi andrebbe posticipato l’orario di entrata a scuola?
"Non mi trovo d’accordo. Piuttosto, il consiglio che posso dare ai genitori è quello di prevenire un uso smodato degli apparecchi tecnologici in tenera età cercando di responsabilizzare i ragazzi. In questo modo durante la fase adolescenziale potranno essere degli utenti consapevoli. Inoltre, sono contraria all’utilizzo dei cellulari tra i banchi di scuola, perché sono inutili e rischiano esclusivamente di minare la concentrazione degli studenti e le loro relazioni sociali".
Ilaria Vallerini