Un’immagine dell’Aurelia: a bordo strada vengono gettati rifiuti di ogni genere (fotoservizio Del Punta/Valtriani)

Un’immagine dell’Aurelia: a bordo strada vengono gettati rifiuti di ogni genere

Pisa, 3 febbraio 2023 - Pochi chilometri, "quanti saranno, 20?". Una frase che chi percorre ogni giorno la tratta Pisa-Livorno sente ripetere spesso. Pendolari, studenti, ma anche chi usufruisce dei servizi che si trovano nella città della Torre, dove ci sono i grandi e forniti ospedali, la Stazione, l’aeroporto. Sì, è vero, i km non sono molti, ma le opzioni per gli automobilisti sono tutte difficili. La FiPiLi di cui si parla tanto, una delle più importanti arterie del sistema stradale della Toscana. In questi giorni se ne discute molto per la messa a pagamento per i mezzi pesanti. Dopo una settimana di chiusura e "controlli effettuati da parte della Città Metropolitana di Firenze, competente sul tratto in questione", ha per fortuna riaperto il cavalcavia di via Maggiore di Oratoio. Il limite di velocità è per ora a 30 km/h con installazione della segnaletica per la presenza del dosso. "A breve il Comune di Pisa, tramite Pisamo, si occuperà della riasfaltatura di tutto il tratto del cavalcavia". Ma non è il solo malanno della Sgc dove basta un intoppo in un’area per creare un tappo anche a distanza di chilometri: spesso è trafficata o incidentata. E’ una delle strade considerate a rischio scontri. E che si blocca più frequentemente tanto da aver dato vita a uno dei gruppi social più seguiti dove sono pubblicati in tempo reale gli stop, "I dannati della Fipili". L’Arnaccio, impercorribile in caso di piogge abbondanti, e anche questa, comunque, pericolosa nonostante il limite a 50 chilometri orari e gli autovoelox come deterrenti. E poi l’Aurelia: con il maltempo cadono i rami dagli alberi. E’ sufficiente un incidente per mandare in tilt tutta la viabilità. Per non parlare della sporcizia. Purtroppo la direttrice si è trasformata in una pattumiera a cielo aperto con rifiuti abbandonati, anche ingombranti, a bordo strada. Bottiglie, sacchi di spazzatura. Un divano a bordo strada, cicche, reisdui di lavori edilizi, plastica. Una pattumiera lunga chilometri. Tra le frasche si trova e si lascia di tutto. Fra chi affronta ogni giorno da quattro anni uno dei viaggi più pesanti perché sembra, nonostante la breve distanza, che non finisca mai, c’è Gabriele Migliaccio, imprenditore pisano che ha attività a Livorno e a Rosignano con il marchio "La Fortezza". "Percorro lo stesso itinerario quotidianamente almeno una volta al giorno, a volte anche due", ci racconta. Suggerimenti per sopravvivere in particolare nelle settimane di pioggia? "Quando devo fare velocemente prendo l’autostrada, ma da mesi il cantiere rallenta tutto. E non è quindi fattibile, anzi l’A12 è a rischio perché stretta e poi costa molto, oltre 3 euro. Io raggiungo anche Rosignano e pago oltre 7 euro. Con lo stesso prezzo arrivo a Barberino, è assurdo. Inoltre, talvolta, trovo proprio chiusa l’entrata Pisa centro e devo uscire a Migliarino e fare il giro al contrario". Il più gettonato? "Il tratto più usato è quello dell’Aurelia, ma il traffico è abbondante, soprattutto negli orari di punta, così la giornata si fa subito abbastanza impegnativa. Questi viaggi mi portano via tanto tempo, tempo che potrei dedicare al lavoro o ai miei passatempi ma che devo invece impiegare a stare seduto al volante". E gli orari peggiori? "In assoluto la mattina intorno alle 7.30-8 quando i pendolari vanno al lavoro e gli studenti a scuola. E poi verso l’ora di pranzo e nel pomeriggio quando chiudono gli uffici. Sia arrivare a Stagno, dove c’è il semaforo, e alla Saint Gobain, verso Pisa, è un’odissea. Preferisco fare un pezzetto di superstrada, andando a San Piero e facendo il giro da viale D’Annunzio ma solo d’inverno perché d’estate è un altro delirio". Già, perché viale D’Annunzio e poi viale del Tirreno sono affollatissimi. "Il pezzo finale da Ikea al bar Livorno è insopportabile. Insomma, sembrano due città vicine ma in realtà si impiega davvero troppo per raggiungerle in un senso e nell’altro". "Per l’andata o il ritorno metto ogni volta 40-45 minuti e non parlo del centro", aggiunge Migliaccio. "Una delle pasticcerie-caffetterie si trova nella zona industriale quindi non giro neppure in cerca di parcheggio. Trovo posto subito. Quando devo fare centro-centro mi va via un’ora abbondante. Sono rassegnato".

Cronaca

Pisa, 3 febbraio 2023 -&nbsp;Pochi chilometri, "quanti saranno, 20?". Una frase che chi percorre ogni giorno la tratta Pisa-Livorno sente ripetere spesso. Pendolari, studenti, ma anche chi usufruisce dei servizi che si trovano nella città della Torre, dove ci sono i grandi e forniti ospedali, la Stazione, l’aeroporto. Sì, è vero, i km non sono molti, ma le opzioni per gli automobilisti sono tutte difficili. 
La FiPiLi di cui si parla tanto, una delle più importanti arterie del sistema stradale della Toscana. In questi giorni se ne discute molto per la messa a pagamento per i mezzi pesanti. Dopo una settimana di chiusura e "controlli effettuati da parte della Città Metropolitana di Firenze, competente sul tratto in questione", ha per fortuna riaperto il cavalcavia di via Maggiore di Oratoio. Il limite di velocità è per ora a 30 km/h con installazione della segnaletica per la presenza del dosso. "A breve il Comune di Pisa, tramite Pisamo, si occuperà della riasfaltatura di tutto il tratto del cavalcavia". Ma non è il solo malanno della Sgc dove basta un intoppo in un’area per creare un tappo anche a distanza di chilometri: spesso è trafficata o incidentata. E’ una delle strade considerate a rischio scontri. E che si blocca più frequentemente tanto da aver dato vita a uno dei gruppi social più seguiti dove sono pubblicati in tempo reale gli stop, "I dannati della Fipili". 
L’Arnaccio, impercorribile in caso di piogge abbondanti, e anche questa, comunque, pericolosa nonostante il limite a 50 chilometri orari e gli autovoelox come deterrenti. 
E poi l’Aurelia: con il maltempo cadono i rami dagli alberi. E’ sufficiente un incidente per mandare in tilt tutta la viabilità. Per non parlare della sporcizia. Purtroppo la direttrice si è trasformata in una pattumiera a cielo aperto con rifiuti abbandonati, anche ingombranti, a bordo strada. Bottiglie, sacchi di spazzatura. Un divano a bordo strada, cicche, reisdui di lavori edilizi, plastica. Una pattumiera lunga chilometri. Tra le frasche si trova e si lascia di tutto. 
Fra chi affronta ogni giorno da quattro anni uno dei viaggi più pesanti perché sembra, nonostante la breve distanza, che non finisca mai, c’è Gabriele Migliaccio, imprenditore pisano che ha attività a Livorno e a Rosignano con il marchio "La Fortezza". "Percorro lo stesso itinerario quotidianamente almeno una volta al giorno, a volte anche due", ci racconta. Suggerimenti per sopravvivere in particolare nelle settimane di pioggia? "Quando devo fare velocemente prendo l’autostrada, ma da mesi il cantiere rallenta tutto. E non è quindi fattibile, anzi l’A12 è a rischio perché stretta e poi costa molto, oltre 3 euro. Io raggiungo anche Rosignano e pago oltre 7 euro. Con lo stesso prezzo arrivo a Barberino, è assurdo. Inoltre, talvolta, trovo proprio chiusa l’entrata Pisa centro e devo uscire a Migliarino e fare il giro al contrario". Il più gettonato? "Il tratto più usato è quello dell’Aurelia, ma il traffico è abbondante, soprattutto negli orari di punta, così la giornata si fa subito abbastanza impegnativa. Questi viaggi mi portano via tanto tempo, tempo che potrei dedicare al lavoro o ai miei passatempi ma che devo invece impiegare a stare seduto al volante". E gli orari peggiori? "In assoluto la mattina intorno alle 7.30-8 quando i pendolari vanno al lavoro e gli studenti a scuola. E poi verso l’ora di pranzo e nel pomeriggio quando chiudono gli uffici. Sia arrivare a Stagno, dove c’è il semaforo, e alla Saint Gobain, verso Pisa, è un’odissea. Preferisco fare un pezzetto di superstrada, andando a San Piero e facendo il giro da viale D’Annunzio ma solo d’inverno perché d’estate è un altro delirio". Già, perché viale D’Annunzio e poi viale del Tirreno sono affollatissimi. "Il pezzo finale da Ikea al bar Livorno è insopportabile. Insomma, sembrano due città vicine ma in realtà si impiega davvero troppo per raggiungerle in un senso e nell’altro". 
"Per l’andata o il ritorno metto ogni volta 40-45 minuti e non parlo del centro", aggiunge Migliaccio. "Una delle pasticcerie-caffetterie si trova nella zona industriale quindi non giro neppure in cerca di parcheggio. Trovo posto subito. Quando devo fare centro-centro mi va via un’ora abbondante. Sono rassegnato".

Pisa-Livorno, solo andata senza ritorno

Sara Melani

L’ospedale cambia guida: Mechi sarà la direttrice. Nuovo incarico per Sara Melani

L’uomo è stato bloccato dagli agenti del commissariato di Pescia

Aggredisce ragazza per violentarla, il caso in un centro di accoglienza

Schianto all’alba con l’auto sul muro: muore a 34 anni, grave il conducente

Potrebbe interessarti anche

Il furgone distrutto dalle fiamme

Furgone va in fiamme mentre cercano il cadavere

Nella sassaiola con la figlia di 9 anni: "Assurdo vivere in questo modo"

Consorzio di bonifica Avvisi di pagamento soltanto tramite pec Ma nessuno lo sa

Pisa-Livorno, solo andata senza ritorno - Cronaca - lanazione.it

Pisa, tutte le ultime notizie, foto, video, eventi ed aggiornamenti di oggi in tempo reale.

Pisa-Livorno, solo andata senza ritorno

In autostrada su una sola corsia da mesi, code sulla Fi-Pi-Li e spazzatura sull’Aurelia. E se c’è un incidente il viaggio è un’odissea

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati

Dalla stessa sezione