Un’indagine, si apprende, per tentata violenza sessuale ai danni di una minore sulla quale si sarebbero concentrati atteggiamenti da ritenersi troppo confidenziali all’indirizzo di una ragazzina. Sono in corso – e vanno avanti con il massimo riserbo (vista l’eta della presunta vittima) da parte degli inquirenti – tutta una serie di accertamenti "mirati" e di ricerche di riscontri, dopo il blitz dei carabinieri di San Miniato, giovedì mattina, quando hanno fermato un pullman nella zona del capolinea della stazione ferroviaria a Pontedera, e portato in caserma un uomo. Un’indagine, lo ricordiamo, che è stata innescata dalla denuncia presentata dai genitori della minorenne che avrebbe raccontato di assere stata destinataria di quelle che potrebbero essere definite "attenzioni proibite" da parte di un uomo di giovane età, ovviamente maggiorenne e molto più grande di lei. Un racconto, quello della giovane passeggera e presunta vittima, e una manifestazione di disagio, per la quale i genitori hanno avvertito le forze dell’ordine affinché potessero intervenire immediatamente e fare chiarezza sull’accaduto. E i carabinieri di San Miniato si sono messi subito sulle tracce dell’uomo, riuscendo a trovarlo e a fermarlo. Dopo gli accertamenti iniziali, i militari dell’Arma hanno deciso – su disposizione della Procura della Repubblica di Pisa – di procedere con gli approfondimenti sul campo, partendo prioritariamente da dalla conservazione di tutti gli elementi che potrebbero costituire prova, compreso il bus che è stato messo sotto sequestro. Si tratta di un mezzo di Autolinee Toscane. E la stessa azienda – che, come abbiamo già scritto, ha confermato il provvedimento dell’autorità giudiziaria – è totalmente estranea a quanto potrebbe essere accaduto ed eventualmente potrebbe anche ritenersi parte lesa, e costituirsi come tali negli eventuali sviluppi della vicenda dal punto di vista giudiziario. Eventuali sviluppi, tuttavia, potranno esserci solo nei prossimi giorni dopo gli accertamenti irripetibili che dovranno essere effettuati. L’indagine è ad ampio spettro, come in tutti i casi del genere, e va dagli accentramenti tecnico scientifici, all’acquisizione di eventuali testimonianze necessarie a contestualizzare sia i fatti che le circostanze del narrato della minore diventato, ora, un fasciscolo d’indagine. Carlo Baroni