"Il tampone ora si può fare dal pediatra"

Diminuiranno tempi d’attesa e lo stress per i dipartimenti di prevenzione. Il dottor Biasci: "L’accordo riguarda tutti i medici"

Il dottor Paolo Biasci, presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri

Il dottor Paolo Biasci, presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri

Pisa, 31 ottobre 2020 - Il test rapido? Si potrà fare anche dai medici di famiglia e dai pediatri di libera scelta. E’ stato infatti siglato l’Accordo Collettivo Nazionale, che prevede l’esecuzione dei test rapidi antigenici anche negli studi. "Un atto di responsabilità, un segnale al Paese e al territorio" sottolinea il presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, il dottor Paolo Biasci, portavoce (anche) dei pediatri pisani. Dottor Paolo Biasci, quanto inciderà in termini di numeri e tempestività questa collaborazione? "Partiamo proprio dalle cifre: a livello nazionale il finanziamento per questa attività che si svolgerà fino al 31 dicembre è pari a 30 milioni per un totale di 2 milioni di i tamponi rapidi in capo a medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. I tamponi al giorno sono quindi 50mila, tanti quanti il numero dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta in Italia. Se si considerano circa 40 giorni lavorativi di ambulatori aperti si tratta di un tampone in media al giorno. Può sembrare una barzelletta ma non lo è: fino a 15 giorni fa i tamponi al giorno erano 90mila, adesso siamo oltre 150mila. I ‘nostri’ 50mila sono quasi il 30 per cento. Pur con un solo tampone al giorno daremo un contributo significativo". Tutti i pediatri aderiranno o hanno la facoltà di rifiutare l’incarico? "L’accordo riguarda tutti. E’ vero che alcuni colleghi hanno reagito con preoccupazione o spavento di fronte alla prospettiva di un ulteriore impegno in un periodo di overbooking come quello attuale, nel quale si moltiplicano le richieste per i vaccini anti influenzali. Ma sono proprio i numeri che ho appena elencato a far capire che ogni allarme va ridimensionato. A discrezione del pediatra c’è solo la scelta di fare i tamponi in studio o presso gli ambulatori Asl". A chi potrà essere fatto il tampone? "I test rapidi o antigenici possono essere utilizzati per le situazioni di contatto stretto asintomatico e ai contatti stretti asintomatici allo scadere dei 10 giorni di isolamento. Daremo un grandissimo aiuto per alleggerire i dipartimenti di prevenzione territoriali che stanno affogando subissati dalle richieste di test ma andremo anche incontro alle famiglie. Basta pensare, per esempio, a quanto si ridurranno i tempi per prenotare un test dal proprio pediatra, che nel giro di qualche ora sicuramente riesce a trovare un buco per il test, piuttosto che in un ambulatorio Asl". Ma quando arriveranno concretamente i tanto attesi test rapidi? "A breve. L’iter è avviato, l’accordo diventerà applicativo in queste ore. Appena il commissario Arcuri sbloccherà il rifornimenti potremo iniziare".