Pene sensibilmente ridotte rispetto a quelle che erano state le richieste del pubblico ministero Falvia Alemi all’esito di una lunga e dettagliata requisitoria. Alla fine nella sentenza del collegio del tribunale di Pisa – presieduto dal giudice Giulio Cesare Cipolletta – sono cadute diverse aggravanti contestate, e buona parte delle posizioni si sono "alleggerite" rispetto all’impianto accusatorio iniziale: le pene inflitte, si apprende, vanno da un anno e otto mesi di reclusione a un anno e 10 mesi. Per molti anche pena sospesa. E’ il processo per i nove antagonisti – difesi dall’avvocato Tiziano Checcoli – denunciati in seguito ai tafferugli avvenuti durante un comizio a Pisa del leader della Lega, Matteo Salvini (nella foto) il 23 febbrabio del 2018.  A tutti veniva contesta la resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Ma poi per qualcuno le posizioni divergevano: c’è chi ha dovuto difendersi anche dall’accusa di lancio di oggetti atti ad offendere e chi era chiamato a rispondere di travisamento. Alcuni erano stati portati in questura, identificati e denunciati dopo essere venuti a contatto con la polizia durante gli scontri quando i manifestanti trovarono il cordone che impediva loro di proseguire. Era stato allestito, infatti, un imponente servizio d’ordine di polizia e carabinieri per impedire che gli antagonisti raggiungessero il luogo del comizio. Il corteo dei manifestanti non arrivò mai in contatto con i partecipanti al comizio, organizzato in piazza Vittorio Emanuele. Ma alcuni componenti del gruppo di manifestanti entrarono, appunto, in contatto con gli agenti del cordone di sicurezza.

Cronaca

Pene sensibilmente ridotte rispetto a quelle che erano state le richieste del pubblico ministero Falvia Alemi all’esito di una lunga e dettagliata requisitoria. Alla fine nella sentenza del collegio del tribunale di Pisa – presieduto dal giudice Giulio Cesare Cipolletta – sono cadute diverse aggravanti contestate, e buona parte delle posizioni si sono "alleggerite" rispetto all’impianto accusatorio iniziale: le pene inflitte, si apprende, vanno da un anno e otto mesi di reclusione a un anno e 10 mesi. Per molti anche pena sospesa. E’ il processo per i nove antagonisti – difesi dall’avvocato Tiziano Checcoli – denunciati in seguito ai tafferugli avvenuti durante un comizio a Pisa del leader della Lega, Matteo Salvini (nella foto) il 23 febbrabio del 2018. 
A tutti veniva contesta la resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Ma poi per qualcuno le posizioni divergevano: c’è chi ha dovuto difendersi anche dall’accusa di lancio di oggetti atti ad offendere e chi era chiamato a rispondere di travisamento. Alcuni erano stati portati in questura, identificati e denunciati dopo essere venuti a contatto con la polizia durante gli scontri quando i manifestanti trovarono il cordone che impediva loro di proseguire. Era stato allestito, infatti, un imponente servizio d’ordine di polizia e carabinieri per impedire che gli antagonisti raggiungessero il luogo del comizio.
Il corteo dei manifestanti non arrivò mai in contatto con i partecipanti al comizio, organizzato in piazza Vittorio Emanuele. Ma alcuni componenti del gruppo di manifestanti entrarono, appunto, in contatto con gli agenti del cordone di sicurezza.

Tafferugli per il comizio di Salvini  Condannati alcuni antagonisti    

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Tafferugli per il comizio di Salvini Condannati alcuni antagonisti

Pene da un anno e 8 mesi a un anno e 10 mesi per i manifestanti denunciati per i disordini del 2018

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