"Superare metodi e strategie del passato"

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Che cosa conservare e cosa cambiare decisamente e presto, rispetto al precedente corso rettorale?

"Ho apprezzato la dedizione e l’impegno con cui il rettore non si è mai sottratto ai suoi doveri e ha fatto fronte all’emergenza della pandemia. Fra le azioni positive ricordo l’attenzione alla parità di genere, la tutela delle disabilità, la costituzione di un centro per le grandi attrezzature di ateneo, interventi per sostenere i ricercatori che concorrono a bandi competitivi. Sul versante negativo segnalo la crescente burocratizzazione, l’eccessiva regolamentazione, e l’emergere di tensioni inappropriate fra diverse componenti del mondo accademico".

Quali i punti deboli del programma degli altri candidati?

"Premetto che ho grande stima per entrambi. Le differenze fra noi vanno ricercate, più che nei singoli punti dei programmi, nella nostra storia e nell’idea generale che abbiamo della gestione dell’ateneo. Il prof. Iannaccone punta, come me, a realizzare significative innovazioni. Difetta nella definizione di strumenti concreti per attuare l’obiettivo, e nell’analisi dei relativi vincoli amministrativi e normativi. Il prof. Marroni non mi pare sottolinei in modo adeguato la necessità di superare metodi e strategie del passato per operare un salto di qualità nella ricerca e nella didattica, e incrementare il peso politico del nostro ateneo".

Le priorità dei primi 100 giorni.

"Ridiscutere e aggiornare il piano edilizio e patrimoniale, con priorità per l’allestimento di spazi studio, laboratori didattici e infrastrutture indispensabili per la ricerca. Operare interventi specifici sull’offerta didattica, la gestione economica e le procedure di reclutamento, come indicato nel mio programma e sul mio sito. Avviare un confronto costruttivo con le autorità cittadine".

Che rispondete ai comitati di residenti sul rapporto residenti-studenti?

"Gli studenti devono rispettare la città, e la città deve rispettare gli studenti. Occorre prevenire e correggere la malamovida, sfruttando anche le competenze dell’università nell’analisi dei fenomeni sociali. Ma non dimentichiamo che la popolazione studentesca costituisce la nostra maggior risorsa, e l’esperienza del lockdown ha dimostrato in modo drammatico l’impatto sull’economia locale. Per attrarre studenti contano anche qualità di vita in città, presenza di spazi per lo studio e le interazioni sociali, efficienza dei trasporti, disponibilità di posti letto in studentati, prezzi degli affitti".

Degli incontri fatti ne scelga uno e spieghi il perché.

"Un collega mi ha lanciato una sfida provocatoria: se sarai eletto pensa all’ultimo giorno, quando ti guarderai indietro e ti chiederai cos’hai fatto di buono. Il pensiero dell’ultimo giorno aiuta a definire le priorità: lasciare una università che ha aumentato la capacità di attrarre giovani e dar loro l’istruzione, l’arma più efficace per cambiare il mondo".

Ca.Ve.