Super Green pass, è rebus per gli alberghi

I punti interrogativi non mancano sia per i titolari di strutture ricettive, sia per i clienti. Prime disdette per le prenotazioni su Booking

Migration

I punti interrogativi non mancano. Tra gli albergatori come tra i clienti. Se fino ad oggi l’accesso agli hotel e alle strutture interne era libero per gli ospiti, dal 6 dicembre sarà necessario esibire almeno il Green Pass base, ottenibile anche con tampone molecolare o antigenico. Un passaggio seppur light (visto che non si parla di Super Green Pass) ma che qualche preoccupazione desta. "Dal punto di vista logistico per noi non cambia moltissimo – afferma Nicola Piegaia, del Royal Victoria Hotel (Federalberghi) - Finora il green pass era richiesto solo alle persone esterne che facevano ingresso in albergo. Diciamo che ora la misura ha più senso e per noi introduce solo l’obbligo di una app da scaricare. Qualche problema ci sarà con i turisti che non fanno parte della comunità europea, come gli americani, che non utilizzano lo stesso green pass nostro. È vero che c’è qualcuno che alla notizia sta rinunciando a viaggiare, che non ha o non vuole far vedere il green pass. Sarebbe un peccato, anche perché in questo momento Pisa è in ripresa, vive una situazione meno critica rispetto ad altre città d’arte e il cammino non va interrotto proprio adesso". Ancor più duro il presidente di ConfAlberghi Roberto Tommasoni (Hotel Repubbliche Marinare): "L’effetto immediato è il tempo che perdiamo a fare consulenza al cliente, che ha prenotato magari su Booking per una data successiva al 6 dicembre, e ora non sa più se può partire. E poi c’è un nodo fondamentale: quando deve essere controllato il green pass? Al check in? Nel caso il cliente non ne sia in possesso possiamo suggerire di fare un tampone... piuttosto che non farlo alloggiare. Non solo: per privacy noi non possiamo trattenere o visionare il green pass, quindi non posso sapere se arriva da una guarigione, da vaccinazione o da tampone. E dovrei controllarlo ogni giorno, perché non posso neanche sapere la scadenza. Ma i clienti non passano sempre dal ricevimento. Li dobbiamo rincorrere?". Più sereno in tal senso Massimo Gruelliero, presidente Assohotel Pisa: "Non vedo grandi problemi, sinceramente. Noi albergatori ci adegueremo e credo anche che questa misura sia giusta. Personalmente l’avrei introdotta prima anche negli hotel. Per quanto riguarda il controllo del green pass tra gli alloggiati si presume che possa essere fatto a campione, esattamente come si fa per i dipendenti. Aspettiamo indicazioni in tal senso ma in ogni caso troveremo la soluzione più giusta per tutti".

Francesca Bianchi