Studente fuori sede, una vita impossibile. Tra affitti più cari e bollette alle stelle

Pisa, sempre più difficile trovare appartamenti. E quelli disponibili hanno prezzi più alti: "E poi c’è il colloquio..."

A caccia di buoni affari fra le bacheche dell’Università

A caccia di buoni affari fra le bacheche dell’Università

Pisa, 24 agosto 2022 - "Salve, sono un futuro studente alla ricerca di una camera singola in affitto". In città si è aperta una nuova stagione di triathlon degli universitari in cerca di un alloggio tra passaparola, chiamate alle agenzie immobiliari e messaggi nei gruppi Facebook. Una vera e propria competizione inasprita dal rapporto squilibrato tra domanda e offerta: il numero di studenti senza un tetto supera di gran lunga la disponibilità di abitazioni in affitto. La riconversione a scopo turistico per soggiorni a breve termine ha tagliato fuori dal mercato una cospicua fetta di immobili. A complicare la situazione è arrivato il rincaro degli affitti. A Pisa la media è di 300-360 euro a stanza, con un aumento del 10% sul prezzo rispetto all’anno scorso. Tra le zone più ambite in pole position si piazza il centro storico, già in sofferenza a causa del sovraffollamento di Bed and Breakfast sparsi a macchia d’olio; seguito dai quartieri che ospitano le facoltà; e poi dalle zone periferiche dove un affitto può costare 250-270 euro al mese.

Il primo step è trovare un buon affare. Basta scorrere i gruppi Facebook per essere catapultati in un ecosistema di camere, camerette, sgabuzzini adibiti a stanze, appartamenti ammodernati, singole arredate con il mobilio della nonna. Sono richieste rapidità, scaltrezza e un pizzico di spirito da nerd per essere ricontattati e fissare una visita. Si passa così alla seconda prova.

Il colloquio. Ormai una prassi in città. I proprietari di solito delegano agli inquilini la scelta del nuovo arrivato. "Ho avuto difficoltà a trovare un alloggio a Pisa - racconta lo studente di Scienze per la pace, Camillo Villa -. Sono stato rimbalzato da un colloquio all’altro perché i miei ritmi da studente-lavoratore non si conciliavano con le esigenze degli altri inquilini". Dopo il trasferimento, però, i guai non sono finiti. A pesare infatti, oltre alla stangata sull’affitto, è il caro bollette. "E’ aumentato tutto. Se prima la bolletta dell’elettricità era di 20 euro, ora è aumentata a 50 euro al mese", spiega la studentessa Claudia Sarais. "Quindi si cerca di contenere le spese come si può, tra lavoretti saltuari e la riduzione delle spese ai minimi termini. Stiamo condividendo la connessione internet con le ragazze dell’appartamento accanto per risparmiare", racconta la fuorisede Marianunzia Oggiano. La preoccupazione è per il prossimo inverno. "Ci sarà veramente da stringere la cinghia - sottolinea la studentessa Paola Martelli -. Servirà un’opera di convincimento perché i miei coinquilini sono freddolosi, ma cercheremo di indossare più maglioni e di accendere il meno possibile i termosifoni".