Serena Sbrana* Iil consiglio comunale ha deliberato, con il nostro voto contrario, di non aderire alla misura della legge di bilancio che prevedeva di stralcio automatico degli interessi e delle sanzioni di vecchie cartelle inferiori a mille euro. Per il Comune di Calci, trattandosi, per la maggior parte, di cartelle relative a sanzioni per violazioni del codice della strada, sarebbero stati abbattuti solo gli interessi, ma l’amministrazione sarebbe rimasta creditrice dell’importo dovuto a titolo di capitale, di spese e sanzioni. La maggioranza ha dato per scontato che gli importi non sono stati pagati perché le persone “se ne fregano”. Non si è presa in considerazione la possibilità che si tratti di famiglie o di pensionati in difficoltà che per vari motivi, non hanno chiesto aiuti al Comune, senza fornire spiegazione sul perché crediti così vecchi non siano ancora stati incassati, sulle previsioni di recupero o su eventuali tentativi non andati a buon fine perché per le persone in difficoltà sono diventate somme non sostenibili. La scelta della mancata adesione non ha nulla a che vedere con valutazioni reali che avrebbero, dovuto indurre il Comune a scegliere l’annullamento automatico degli interessi, per agevolare la possibilità di incasso delle somme originarie, incagliate da anni nel bilancio comunale. Ecco perché abbiamo votato contro la delibera, convinti della bontà del percorso del Governo, che vuol creare un nuovo concetto di pubblica amministrazione affinché smetta di essere una mano che, a qualcuno, concede soldi senza controllo e, da altri, li pretende senza sconti, ma si ponga su un piano di dialogo con i cittadini sulla base di una partecipazione reciproca ai diritti e ai doveri. * capogruppo Uniti per Calci