Stop alle mascherine sui mezzi pubblici. I pendolari: "Un rischio nelle ore di punta"

Decade oggi l’obbligo su treni, bus e metro. E c’è chi si lamenta: "Perché averlo tenuto per i trasporti, ma non nelle aule di scuola?"

Fine dell'obbligo di mascherine nei mezzi di trasporto pubblici

Fine dell'obbligo di mascherine nei mezzi di trasporto pubblici

Pisa, 1 ottobre 2022 - Mascherine ciao ciao. Esce di scena (almeno per il momento, la prudenza è d’obbligo vista la recrudescenza di casi degli ultimi giorni) uno dei simboli della pandemia che ci ha accompagnato per oltre due anni. Da oggi si torna a respirare liberamente, scade infatti l’obbligatorietà del dispositivo di protezione anti-Covid sui mezzi di trasporto pubblici come bus, metro e treni. La seconda scadenza invece arriverà il 31 ottobre, quando cesseranno i protocolli di sicurezza anche dentro ospedali, ambulatori medici, Rsa e nei luoghi di lavoro, mettendo fine a tutte le misure atte a scongiurare la diffusione del virus con cui abbiamo convissuto per molto tempo. Lo stop alle misure anti-contagio sui mezzi di trasporto però sembra non mettere d’accordo tutti i passeggeri. Per alcuni è un passo fondamentale per tornare alla ‘normalità’ sognata da tempo, per altri invece si tratta di un vero e proprio "colpo di mano, che potrebbe ribaltarci in una nuova emergenza sanitaria".

Se per Giulia Sorrentino "ormai mantenere le restrizioni sui mezzi di trasporto non è più necessario, come in molti altri spazi pubblici dove ormai è decaduto da tempo l’obbligo", per il pendolare Marco Pardini "sui treni, dove lo spazio è ridotto, soprattutto nelle ore di calca - quando mantenere il distanziamento è impossibile e il ricambio dei passeggeri è un flusso ininterrotto - sarebbe auspicabile mantenere l’obbligo o almeno raccomandare l’uso del dispositivo di sicurezza, con l’obiettivo di scongiurare una nuova impennata dei contagi che sono in risalita".

In piazza della Stazione, Natasha Svilenova è in procinto di partire, per lei non c’è dubbio "la mascherina sui mezzi di trasporto ormai è inutile". Spostando l’attenzione sul terminal dei bus della Sesta Porta, c’è chi lamenta "una carenza di controlli nei mesi passati sia sulle tratte ferroviarie a breve e lunga percorrenza sia sui bus urbani. In tanti fingono di indossarla e al momento giusto la riabbassano infischiandosene di chi sta usufruendo dello stesso servizio rispettando le regole alla lettera. Per quanto mi riguarda continuerò ad indossare la mascherina", dice un’altra passeggera.

A fare appello al buon senso è lo studente Matteo Sartoni: «Portare la mascherina sui mezzi pubblici è uno sforzo minimo, necessario per arginare i contagi. Basta un pizzico di consapevolezza e di buon senso per viaggiare in sicurezza".

Mentre Asia Matteoli mette in evidenza l’incongruenza delle ordinanze anti-Covid. "Perché fino ad ora sui mezzi di trasporto era obbligatorio indossare il dispositivo di protezione, ma questa restrizione non è stata applicata anche nelle aule scolastiche?", sottolinea Matteoli.

Ma c’è chi spezza una lancia a favore di questo cambio di passo. "Se le istituzioni hanno deciso per lo stop - afferma Marco Caprarella - allora non c’è da temere".