Novantenne accusato di stalking, assolto

La storia arriva dal tribunale di Pisa

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Pisa, 20 settembre 2019 - Una storia di circonvenzione nei confronti di una persona anziana, colta in un periodo di difficoltà e diventata imputato in un’aula di tribunale. Fino all’assoluzione stabilita ieri dal giudice che segna il lieto fine, quantomeno giudiziario, della vicenda. L’imputato, oggi ultranovantenne, era accusato di stalking “per avere chiesto, attraverso condotte reiterate, rapporti sessuali” alla donna straniera che gli faceva da badante. Ma non solo: l’anziano era accusato anche di aver pedinato, minacciato e ingiurato la donna, costringendola a lasciare il posto di lavoro. I fatti risalgono al 2011, la denuncia viene depositata l’anno dopo. Il processo inizia invece nel marzo del 2018. Ma nel corso del dibattimento l’impianto accusatorio viene smontato pezzo per pezzo: l’unico testimone oculare non conferma ed emerge la verità suggellata come tale dal giudice. Tra il 2008 e il 2011 l’imputato ha perso la moglie e il figlio. È in un momento di forte vulnerabilità psicologica ed emotiva e col passare del tempo si affeziona all’unica figura vicina, la badante. La quale, tuttavia, l'accusa emersa in aula, gli sottrae denaro con l’inganno. Prelievi in contanti e un bonifico a suo favore sarebbe lì a dimostrarlo. La donna, secondo quanto ricostruito, cerca addirittura di farsi intestare la casa di cui però l’anziano è solo usufruttuario. E per tentare di ricattarlo lo denuncia. Fino ad arrivare a ieri, alla sentenza che lo dichiara innocente. E alla scelta, concordata con la difesa sostenuta dagli avvocati Carolina Missoni e Maria Iglio , di non procedere nei confronti della badante per calunnia per mettersi alle spalle questa brutta storia e godersi la piena assoluzione.

Francesco Cofano