Sprangato l’ingresso del convento

Nicosia, il Comune chiude l’ingresso. Il sindaco: "Continue irruzioni dei vandali. Un atto necessario"

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Ingressi chiusi e rinforzati. Così si è presentato l’ex convento di Nicosia agli occhi degli escursionisti, che hanno trovato davanti ai loro occhi grate di ferro chiuse con i lucchetti e tutti gli accessi sbarrati. "Purtroppo il complesso – spiega il sindaco Massimiliano Ghimenti –, come denunciato anche da alcuni cittadini, è stato oggetto recentemente sia di ulteriori e frequenti atti di vandalismo sia di veri e propri fenomeni di delinquenza che lo hanno ripetutamente ‘profanato’ peggiorando anche lo stato di conservazione del luogo. Queste persone, oltre a mettere a rischio se stessi in quanto hanno fatto accesso in un complesso con forti criticità strutturali e di stabilità rimuovendo le chiusure, hanno messo a rischio anche visitatori occasionali che inavvertitamente potevano correre i medesimi rischi".

Da qui la decisione della soprintendenza di chiudere gli accessi, dopo aver già provveduto all’interdizione dell’accesso con tamponamenti ed altre opere al cancello che sono state nuovamente distrutte, motivo per cui ha disposto questo ulteriore intervento. "La Soprintendenza ci ha confermato che è in fase avanzata la procedura per l’affidamento della progettazione degli interventi di messa in sicurezza dal punto di vista della vulnerabilità sismica delle parti più pericolanti del complesso. Con il soprintendente Andrea Muzzi, che ringrazio per la disponibilità e il lavoro che dovranno fare, abbiamo concordato che, non appena ci sarà il progetto, verranno comunicati tempestivamente e pubblicamente i tempi di azione. Il prossimo avvio di un cantiere sul complesso di Nicosia segna finalmente l’attenzione dello Stato a questo luogo che è ciò per cui la nostra comunità, e in particolar modo l’associazione Nicosia Nostra, si è impegnata per tanti anni".

E proprio l’associazione Nicosia Nostra riunì in un girotondo più di 1000 persone nell’aprile del 2016 per esprimere la voglia di prendersi cura di quel luogo. "Purtroppo da sempre Nicosia è stata preda di atti vandalici di ogni tipo – spiega Silvia Battaglini, presidente dell’Associazione –, tra cui ricordiamo il più grave di qualche anno fa: l’incendio di una delle stanze che si affacciano sul chiostro, estinto anche con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, che fortunatamente non recò nessun danno alle persone. Negli ultimi tempi abbiamo assistito al peggioramento di questi atti, non ultimo lo sfondamento alle tamponature di una delle finestre e lo scardinamento del cancello di accesso al chiostro che ha consentito ad alcuni graffitari di realizzare con le bombolette spray due grandi graffiti in una delle stanze più significative del convento". Questo ha portato alle segnalazioni alle autorità competenti, da cui la realizzazione degli interventi per chiudere gli accessi e salvaguardare la struttura. "Anche noi alla vista di questa sprangatura siamo rimasti turbati, ma siamo certi che si tratti di un intervento esclusivamente provvisorio in vista di opere fondamentali per la messa in sicurezza del complesso. Lavorando sempre nella comune intenzione di salvaguardare per noi e per le generazioni future questo complesso così legato al territorio, crediamo che il sentimento che unisce la società civile e gli enti preposti sia quello di tutelare il complesso monumentale e quanto in esso contenuto, come ad esempio le due secolari piante di camelia, importanti dal punto di vista storico-botanico, che necessitano di attenzione. In questo momento deve prevalere la connotazione positiva di un passo avanti verso una messa in sicurezza".

Igor Vanni