Pulizia e decoro: via Oberdan lancia l’sos

Il comitato dei commercianti fa l’elenco dei nodi irrisolti. «Per ora solo promesse»

Salotto da rifare

Salotto da rifare

Pisa, 15 novembre 2018 - E' il cuore di Pisa, parte integrante dell’asse commerciale, ‘anticamera’ di Borgo Stretto. Via Oberdan chiede attenzione, cura, decoro. La chiede da sempre, oggi ancora di più dopo l’arrivo della giunta Conti, il doppio sopralluogo di fine settembre (con gli assessori Pesciatini e Dringoli e una programmazione di interventi che non si sarebbe ancora, però, tradotta in qualcosa di concreto) e l’avvicinarsi del periodo natalizio. A sollecitare l’amministrazione è il comitato dei commercianti: «Le problematiche sono note – afferma Andrea Pochini, antiquario –: viabilità, parcheggio abusivo in Borgo, rastrelliere degradate, sporcizia sui marciapiedi, assenza di cestini, erbacce che crescono indisturbate lungo i marciapiedi. A questo si aggiunge la necessità di calamitare anche in questa parte centrale di Pisa i flussi turistici, questione da sempre discussa e dibattuta. Ad oggi, è ancora tutto fermo, niente è cambiato. E la situazione è sotto gli occhi di tutti: trascuratezza ovunque». E’ d’accordo Fernando Fontana della storica pasticceria Tripoli: «Abbiamo due edicole chiuse diventate ricettacolo topi, ci avevano detto che sarebbero state rimosse al più presto e sono ancora lì». Poi c’è il problema rastrelliere: «Sono degradate e piene di carcasse di bici rubate – prosegue Pochini – anche quelle eravamo d’accordo che sarebbero state rimosse tanto che erano state individuate vie laterali per collocarne di nuove, di uno stile consono con il centro storico. Invece sono sempre lì, in via Oberdan. Mentre nell’area di via Santa Cecilia ne sono state installate sì di nuove ma brutte e inadeguate. Da stazione feroviaria, non da centro storico».

Anche Simone Santi di «Lenti e Occhiali» segnala le medesime problematiche: «Arredo urbano, erbacce, cestini che non ci sono. Quel che manca, almeno così sembra, è la volontà di risolvere queste cose...». «Nel programma di mandato sia del sindaco Conti che dei candidati sindaci dell’attuale minoranza era contenuto il progetto di portare i turisti anche in Borgo invece che lasciarli stazionare solo al Duomo. Che fine ha fatto quell’idea?»: a chiederselo è Vasco Gika del negozio «Fiaba». «Non solo: il Natale si avvicina e non sappiamo più nulla dell’illuminazione natalizia. Abbiamo versato la quota spettante alle attività commerciali, ci è stato detto che la spesa comunale sarà più elevata, 25 mila euro in totale, ma nessuno ci ha presentato un progetto. Noi siamo sempre pronti a dare il nostro contributo, ma ci sembra che manchi del tutto la trasparenza. I commercianti vanno ascoltati e coinvolti, invece nessuno ci ha più contattato». «Le questioni da risolvere sono tante, servono regole e serve chi le faccia rispettare – dice Agata Marcialis (Lo Sfizio) – . Ci sono attività che chiudono alle 20 e lasciano la spazzatura in bella vista fuori dal negozio, per esempio. Fili elettrici che penzolano dalle facciate, contatori semi-divelti in funzione... Chi se ne deve occupare?». «Io continuo a pulirmi il marciapiede davanti alla pedana da solo, a lavare i cestini – aggiunge Claudio Pallaro («La Carraia del Nicchio») – i corrieri sfrecciano in ztl come sul raccordo anulare alle 11.30 del mattino. Io questo atteso cambio di rotta ancora non l’ho visto... e anche turisti e pisani si rendono conto che, almeno per ora, non ci sono segni di cambiamento».