"Siamo tra due fuochi: le compagnie e il Governo con le accise"

Sulle accuse di speculazione mosse dalla fine dello sconto sulle accise, la voce dei benzinai si fa sentire. Michele Giannessi (foto), titolare di Pisa Carburanti ci spiega il contenzioso aperto con il governo.

Giannessi, lo sciopero del 25 e del 26 gennaio si farà?

"Dipende, sulla questione del cartello esposto con i prezzi medi sembra che il governo abbia fatto dietrofront. Era una soluzione superficiale che ci avrebbe messo in difficoltà. Avremmo dovuto fornirci di una cartellonistica adeguata, ogni giorno modificato il prezzo medio, senza sapere a quali affidarsi, avremmo dovuto anche adeguare l’elettronica dell’impianto, un lavoro che non si organizza in dieci giorni. Ma questo non è il nodo. Il gasolio negli ultimi tre giorni è aumento di 4 centesimi. Le compagnie petrolifere sono bravissime al gioco dei rialzi, lo capisco, a noi non rimane altro che adeguarci e poi fare concorrenza sui millesimi".

Le accise?

"Siamo tra due fuochi, quello delle compagnie che fanno i prezzi e quello del governo con le accise. Non è accettabile che si paghino accise risalenti alla guerra o alluvioni degli anni 60. Mentre per quanto riguarda le compagnie fanno una concorrenza sleale verso i piccoli distributori come noi. Nella distribuzione decidono come gli pare, guadagnano sia nella vendita al minuto che nella raffinazione. Se una non morde l’altra allora la liberalizzazione non c’è più".

Le associazioni di categoria hanno denunciato l’accanimento contro i benzinai.

"Sia i governi che ci sono stati, sia i sindacati non hanno mai fatto capire la situazione reale. Il benzinaio alla fine è uno che si alza la mattina alle 6 e deve sopperire a tutte le spese che aumentano, con un margine ridotto".

Perché si arriva anche a minacciare lo sciopero?

"Il presidente del consiglio Giorgia Meloni fa l’esempio dell’Europa, facendo il paragone con i prezzi medi europei, ma si dimentica di dire che gli stipendi sono più alti negli altri paesi. In più con l’intervento del governo è stata riportata l’iva sul metano al 22%. Chi ha comprato una macchina a metano, la butta via".

Enrico Mattia Del Punta