Screening su 20 ponti. Scattano i sopralluoghi. Ingegneri sul territorio

Formazione in corso, entro primavera le verifiche

Controllo a un ponte

Controllo a un ponte

Pisa, 18 gennaio 2019 - Un ingegnere, adeguatamente formato, iscritto all’Ordine insieme – in modo da avere tutta l’assistenza logistica necessaria – a un tecnico in forze all’ente gestore, «che per il 90% è la Provincia di Pisa». «Work in progress» per l’operazione-monitoraggio ponti del territorio: 180 in tutta la Toscana (è questo il numero di quelli giudicati ‘prioritari’), una ventina a Pisa e provincia. Dai ponti sull’Arno nell’area di Calci a quello sullo Zambra, dal Ponte del Biscottino all’attraversamento del Canale dei Navicelli fino alle strutture sul fiume Era e sul Rio Treggiaia, solo per fare qualche esempio. Sopralluoghi ed esami visivi che serviranno per valutare lo stato dell’arte delle strutture e costituire un’anagrafe dei ponti, come previsto dal protocollo d’intesa firmato – in via sperimentale - dalla Regione Toscana e dalla Federazione degli Ingegneri della Toscana. E di qui dall’intesa con l’Ordine pisano e la nostra Università. A coordinare il piano per il nostro territorio è il presidente dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Pisa Chiara Fiore.

Presidente, a che punto siamo in questo momento?

«Gli ingegneri che hanno dato la propria disponibilità al monitoraggio, i cui nominativi son stati comunicati dalla nostra Federazione entro il 31 dicembre, stanno partecipando in queste ore al corso di formazione. In campo scenderanno quindi tecnici preparati».

Quanti iscritti all’Ordine saranno impegnati?

«Ad essersi messi a disposizione sono stati circa 45 ingegneri, ma solo chi avrà svolto il corso di formazione potrà essere chiamato dalla Regione. La nostra categoria ha dimostrato ancora una volta, con il proprio operato concreto, di tenere fede alle parole della costituzione che ci da il compito di tutelare la collettività».

In cosa consisterà il monitoraggio?

«Nella compilazione di una scheda, elaborata dal tavolo tecnico con l’aiuto degli Ordini e degli atenei. La scheda rappresenta di fatto una prima osservazione e informazione sommaria utile al censimento delle strutture. Saranno poi le amministrazioni a valutare le priorità di intervento. Le situazioni di emergenze che potranno essere eventualmente rilevate dovranno essere comunicate tempestivamente all’ente».

Che tempistica ha il monitoraggio?

«I sopralluoghi inizieranno a breve, entro la primavera».