Scieri, rinviata udienza a Roma "Prima si pronunci la Cassazione"

Il caso è già incardinato anche davanti il gup di Pisa. Si torna in aula nella Capitale. il prossimo 26 febbraio

Migration

Non si torna in aula a Roma, fra tre giorni, per la vicenda della morte del parà siracusano Emanuele Scieri, 26enne, trovato cadavere nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999. La terza, udienza preliminare davanti il gup del tribunale militare di Roma Francesca Frattarolo slitta: il giudice ha accolto l’istanza dei difensori che chiedevano di attendere la decisione della Corte di Cassazione investita della decisione su quale tribunale dovrà procedere per un caso sul quale hanno condotto indagini due procure: quella militare e quella ordinaria di Pisa. L’udienza camerale degli ermellini è fissata per il 23 febbraio mentre il percorso giudiziario è già incardinato in due tribunali. Il giudice ha fissato una nuova udienza per il 26 febbraio con eventuale proseguo per la discussione il 5marzo. A rischiare il processo sono tre ex caporali: Andrea Antico, Luigi Zabara e Alessandro Panella.

Tra il 15 febbraio e l’8 marzo i tre ex caporali sono davanti il gup di Pisa per omicidio volontario aggravato in concorso. Con loro, a rischiare il processo a Pisa, ci sono anche due ex ufficiali: l’ex comandante della Folgore Enrico Celentano e il maggiore in congedo Salvatore Romondia di Pisa, entrambi accusati di favoreggiamento. Secondo l’accusa militare i tre ex caporali dopo aver sorpreso Scieri al cellulare (allora vietato) il 13 agosto 1999, lo sottoposero a una punizione che sarebbe finita in omicidio: sarebbe stato preso a botte, costretto a scalare la torre di asciugatura dei paracadute, e Panella avrebbe continuato a percuoterlo fino a che il 26enne perse la presa e cadde. I tre si sarebbero dati alla fuga lasciandolo agonizzante quando, secondo la procura militare, poteva essere salvato. Secondo la procura di Pisa Scieri fu vittima di un atto di nonnismo sfociato in omicidio.

Carlo Baroni