"Scelta d’amore per mia mamma"

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A 43 anni integrare il cognome della madre può sembrare un azzardo. Per Francesco Vallerini Pozzi, invece, è stata una vera e propria "scelta di cuore". "Ho voluto “portare“ fattivamente il cognome di mia madre, perché possa essere eventualmente ereditato in un prossimo futuro". Questa scelta, presa 10 anni fa, oggi è realtà. "Dopo aver ottenuto l’autorizzazione da parte di entrambi i genitori (obbligatoria), ho presentato la richiesta. In tre mesi sono riuscito ad ottenere tutta la documentazione necessaria. Nel mio caso, la burocrazia ha fatto il suo corso, senza intoppi né ritardi". Francesco ha tenuto quel documento per dieci anni nel cassetto: "Oggi finalmente ho deciso di renderlo ufficile con il riconoscimento definitivo della mia nuova identità: dal documento, alla patente fino alla residenza e alle proprietà possedute". "È necessario un po’ di tempo a disposizione e tanta buona volontà", commenta. "Ma ne vale la pena: è un omaggio a mia madre per avermi messo al mondo e per tutto quello che ha fatto per me".

Oggi finalmente si riscrive una pagina della storia che ha sempre privilegiato il cognome del padre rispetto a quello della madre. "Sono totalmente d’accordo con la sentenza della Consulta: i figli dovrebbero ottenere automaticamente il cognome di entrambi i genitori, di particolare importanza è quello della madre, del resto la mamma ha un ruolo fondamentale nella nascita del proprio figlio". "Io ho rotto col patronimico proprio dieci anni fa e ne vado fiero".