
Due discariche a cielo aperto a pochi metri di distanza l’una dall’altra lungo il Fosso del Caligi. Ci risiamo, ancora smaltimenti illegali di inerti e scarti edili che hanno una firma pressoché certa: quella di piccoli artigiani che, in barba al costoso rispetto delle regole, si liberano in questo modo degli scarti di cantiere abbandonandoli dove capita.
A denunciare il degrado che colpisce ancora una volta questa area naturale sono i volontari del Circolo di Legambiente Pisa. "Grazie alla segnalazione tramite l’app My Day Earth degli studenti e studentesse della scuola ’Gamerra’ di Putignano, che durante una biciclettata avevano constatato una presenza massiccia di rifiuti a Coltano, siamo intervenuti in questa area il 25 settembre scorso in occasione dell’iniziativa ’Puliamo il Mondo 2021’ alla quale avevano aderito, oltre ai nostri volontari e volontarie, anche il Comune di Pisa, Parco MSRM, l’associazione Erasmus ESN, la Pro Loco di Coltano e la Croce Rossa Italiana di Pisa. Avevamo così effettuato una importante pulizia delle aree colpite dal degrado", racconta la presidente del Circolo Legambiente Pisa, Eleonora Mizzoni.
Ora è tornato tutto come prima, spiegano i volontari: "C’è evidentemente un problema strutturale, perché abbiamo trovato gli stessi rifiuti edili nelle medesime zone della scorsa pulizia". "Duole constatare ancora una volta l’inciviltà dilagante e il vanificarsi dell’impegno di tanti volontari – afferma il volontario Michele Imbrenda –. Ci chiediamo come associazione ambientalista se non sia il caso di mettere in atto nuove strategie come l’introduzione di un divieto di transito per autovetture e grandi mezzi o una sbarra per evitarne l’accesso per impedire che aree così piacevoli e percorse anche da chi fa passeggiate a piedi e in bicicletta, possano essere degradate da questi comportamenti limitando chi vive il territorio".
Ma non sono solo i cittadini a rimetterci, a rischio anche la flora e la fauna del luogo. "L’impatto sull’ambiente – aggiunge Imbrenda –è di due tipi: in primis il degrado del territorio e poi in caso di presenza di potenziali agenti inquinanti nocivi per l’ambiente".
Ilaria Vallerini