Pisa, rimosse le rotaie del vecchio tram: tutti al mare in bicicletta, ecco la pista

Pisa, liberato da rovi e arbusti l’originario tracciato: da qui passerà la nuova pista ciclo-pedonale fino a Marina. Primo tratto pronto per l’estate

Le rotaie del "trammino" (Foto Valtriani)

Le rotaie del "trammino" (Foto Valtriani)

Marina di Pisa (Pisa), 11 gennaio 2020 - «E’ un segnale di inversione di tendenza, di quello che vogliamo davvero per il litorale. L’inizio di un recupero che dovrà avvenire senza auto". Parola di Massimo Dringoli, assessore all’urbanistica del Comune di Pisa. E il primo atto di questo cambio di rotta – presentato ieri a Palazzo Gambacorti dall’assessore insieme al direttore di Pisamo Alessandro Fiorindi e Marco Bertini dell’Ufficio Biciclette – sono i dieci chilometri della Ciclopista del Trammino. "Da questa estate potremo andare in bicicletta al mare senza rischiare la vita, almeno un primo tratto sarà sicuramente inaugurato entro agosto". I lavori, affidati da Pisamo, hanno un importo complessivo di 2,8 milioni di euro, finanziati per il 60% con risorse comunali e il 40% con contributo regionale nell’ambito del progetto più ampio di "Ciclopista dell’Arno".

I lavori. Al momento sono iniziati lungo tutto il percorso e proseguiranno in modo autonomo in tre lotti distinti sui quali sono all’opera tre ditte diverse (tute e tre locali), così da accelerare la realizzazione. In questi giorni sono in corso le verifiche sulla presenza degli ordigni bellici sull’intero tracciato che proseguiranno fino alla settimana prossima, già concluso invece il disboscamento per eliminare tutta la vegetazione che dal 1960 ad oggi – anno in cui il trammino ha finito di viaggiare – aveva invaso le rotaie. Rotaie che sono state rimosse per evitare problemi di percorrenza e rigidezza.

Come ha spiegato Alessandro Fiorindi, direttore di Pisamo: "I binari saranno ancora visibili, come segno e memoria del vecchio Trammino, in corrispondenza delle stazioni. Manterremo, dove possibile, anche i vecchi pali dell’armamento ferroviario". Per quanto riguarda il verde, sono stati abbattuti gli alberi che invadevano il tracciato, lasciati tutti gli altri ai quali se ne aggiungeranno di nuovi per creare zone d’ombra. Nei tratti privi di vegetazione potranno essere messi a dimora alberi a foglia caduca tipo Celsis Australis (Bagolari), impiegati anche per sostituire i platani malati abbattuti sul vicino viale D’Annunzio, con il quale quindi si stabilirebbe un rapporto di affinità paesaggistica. Per la pavimentazione della pista verrà impiegato uno strato di usura in conglomerato bituminoso natura e il pacchetto della pista sarà delimitato non da cordoli in cemento ma da lamiere in acciaio corten, materiale speciale.

Il tracciato. La Ciclopista comprende il tratto da La Vettola (via Vecchia Livornese) alla vecchia stazioncina di Marina; in tutto il tracciato la larghezza della pista sarà pari a 3,5 metri. Sono previste aree di sosta in corrispondenza delle vecchie stazioni ferroviarie di San Piero a Grado, Marina Bocca d’Arno e Marina di Pisa, attrezzate con panche, tavoli da picnic, fontanelle, rastrelliere per biciclette e contenitori per rifiuti. Il primo lotto va da La Vettola (Via Vecchia Livornese) a San Piero a Grado (intersezione con la via vecchia comunale di Marina). Il secondo lotto procede dall’intersezione con la via vecchia comunale di Marina a via Barbolani a Marina di Pisa, il terzo da via Barbolani a la stazione di Marina di Pisa ed è quasi completamente interno alla pineta.

Il futuro. Litorale con meno auto, ma come? "Guardando a lunghissimo raggio e chissà chi ci sarà per realizzarlo (certo non saremo noi), la soluzione è il ripristino del collegamento ferroviario – afferma l’assessore Massimo Dringoli – nel frattempo quello che si può fare è migliorare la viabilità e fare in modo che i mezzi pubblici abbiamo meno ostacoli per raggiungere il litorale. Intendo quindi la creazione di una busvia in sede protetta sul viale D’Annunzio e non solo. E ancora: a Trrenia la messa a punto di una viabilità parallela al Viale del Tirreno proseguendo da via dei Biancospini verso Calambrone e il miglioramento della via Bigattiera . L’allargamento della Pisorno non è possibile, troppi vincoli, inutile continuare a proporlo". © RIPRODUZIONE RISERVATA