Caso Ragusa, "non abbiamo niente da dichiarare". La famiglia Logli chiusa nel silenzio

Sette anni dalla scomparsa di Roberta: Antonio al lavoro in Comune

Antonio Logli all’uscita nel suo primo giorno di lavoro in Comune (foto di Valtriani-Cappello)

Antonio Logli all’uscita nel suo primo giorno di lavoro in Comune (foto di Valtriani-Cappello)

San Giuliano Terme (Pisa), 13 gennaio 2019 - "Non ho niente da dire. Grazie". Antonio Logli esce dall’edificio B del Comune di San Giuliano Terme puntualissimo. Come ogni giorno, dopo aver finito il suo turno nell’ufficio in cui si occupa di manutenzione del patrimonio. Solo, stretto nella sua giacca a vento. Quando lo raggiungiamo risponde a stento al saluto e abbassa la testa. Ascolta le nostre domande mentre camminiamo al suo fianco, ma lo sguardo è puntato sul marciapiede quasi a contare i passi che lo separano dal parcheggio. Ascolta senza aprire bocca con l’espressione fissa che mezza Italia ha imparato a conoscere già dalle prime interviste. Quelle rilasciate davanti alle telecamere: all’inizio per chiedere alla moglie di tornare dalla sua famiglia e poi, in tempi ben più recenti, per giurare di essere innocente. A tutti, anche al figlio Daniele che ha confermato di credere alle sue parole. Anzi, di «non aver mai dubitato che avesse potuto far male alla mamma». Mai, nemmeno per un attimo.

«Roberta Ragusa manca da casa da sette anni ormai – gli chiediamo –. Tra poco ricorrerà l’anniversario della sua scomparsa. Se lo ricorda?». Silenzio. «Non ha voglia di parlarne? Eppure lo ha fatto anche davanti a milioni di telespettatori...». Ancora silenzio. «Per lei l’anniversario quindi passerà come un giorno qualsiasi? Sarà un giorno come un altro, insomma?». La reazione arriva inaspettata. Antonio Logli rompe il silenzio. Rallenta il passo e si volta di scatto per guardarci dritto negli occhi. Sembra voglia fermarsi, però alla fine non lo fa. «Non ho niente da dire», lo ripete due volte con il piglio deciso. La voce non tradisce emozione. E’ ferma ma gentile. « Per le interviste contattate il mio avvocato – aggiunge dopo un attimo di esitazione –. Comunque non abbiamo niente da dire. Grazie». La testa torna bassa, mentre riprende velocità per raggiungere l’auto che di prima mattina ha lasciato nell’area di sosta adiacente il Municipio. Il silenzio cala più pesante di prima.

Declinati tutti gli inviti, anche alle trasmissioni più prestigiose che hanno già avuto Antonio e Daniele Logli come ospiti. La famiglia ha deciso di non rilasciare commenti a ridosso di questa ricorrenza, ogni anno più «dolorosa». Qualcuno sostiene sia un «atto dovuto» per non mancare di rispetto a Roberta Ragusa e a chi soffre per la sua assenza.