Roberta Ragusa, il mistero in un docu-film. Il set a Gello con tutti i protagonisti

L’ha girato una produzione romana per un noto canale satellitare

Roberta Ragusa

Roberta Ragusa

Pisa, 2 marzo 2021 -  Il giallo di Gello diventa un docufilm. Con tutti i protagonisti che a vario titolo – inquirenti, avvocati, criminologi, parenti della vittima e dell’uomo condannato per l’assassinio – negli anni, a vario titolo, vi sono entrati tra indagini e processi. Tranne uno, il principale: Antonio Logli a cui il carcere, si apprende, ha negato di rilasciare l’intervista. Una nota produzione romana – c’è massimo riserbo sull’operazione –, si apprende, ha accesso i riflettori sulla notte del mistero, quella fra il 13 e il 14 gennaio del 2012. È la notte del naufragio della Costa Concordia, la nave da crociera che nelle stesse ore in cui scompare Roberta Ragusa, si arena su uno scoglio all’Isola del Giglio.

A Gello, in casa Logli-Ragusa, scompare Roberta, madre di due bambini, che in quella notte freddissima, per i giudici, avrebbe avuto la certezza che il marito la tradiva con Sara Calzolaio, prima baby sitter di casa e poi assistente nella scuola guida di famiglia. Sarebbe stata quella la scintilla del delitto. Roberta e Antonio discutono, lei scappa in pigiama e ciabatte, lui la raggiunge in macchina, litigano ancora, la uccide e fa sparire il suo corpo. Roberta Ragusa non sarà più trovata. Mentre il marito, pur in assenza di un corpo, è stato condannato in via definitiva per omicidio e distruzione del cadavere. Un caso risolto per la giustizia. Ma ancora un giallo, perché Roberta è il fantasma di Gello e perché Logli, dal carcere, continua a proclamarsi innocente, ha dato mandato al suo team difensivo di fare tutto quanto possibile per ottenere la revisione del processo e anche recentemente ha lanciato appelli alla moglie – pur avendo annunciato le nozze con Sara Calzolaio -: "Roberta torna, si aggiusta tutto". Le telecamere hanno "girato" a Gello, in casa Logli, raccogliendo le testimonianze dei familiari di Antonio (i genitori, i figli Alessia e Daniele e Sara Calzolaio), hanno puntato l’obiettivo sulla strade e sui campi che sarebbero stati teatro del delitto dove Roberta è stata cercata senza esito.  

Telecamere anche nel crocevia "chiave" della vicenda, dove il super testimone Loris Gozi disse di aver visto, quella notte, un uomo e una donna litigare. Parlano i difensori di Logli, l’avvocato Simone Giordano e la criminologa Anna Vagli, e l’avvocato Federica Tartara che assiste Sara Calzolaio, i cui contributi sono stati registrati a Roma. Parla l’avvocato Nicodemo Gentile, presidente dell’Associazione Penelope e sembra anche le cugine di Roberta Ragusa ed i loro legali. Un docufilm, pare, di oltre un’ora sulla storia della mamma scomparsa: un mistero entrato prepotentemente - tra colpi e di scena e polemiche anche recenti – nelle case di tutti gli italiani che dovrebbe andare in onda entro l’estate. Lo trasmetterà un canale satellitare. Entro l’estate, appunto, quando anche il libro in cui Antonio Logli racconta la sua vita e la sua versione del caso Ragusa dovrebbe essere nelle librerie.