Rivendico la libertà di criticare

di Massimiliano

Ghimenti*

La consigliera Sbrana si lascia andare ad interpretazioni fantasiose e sofismi per costruire un intervento sulla stampa fondato semplicemente sul nulla. Se non sulla smania di apparire. Le sue interpretazioni non hanno alcun fondamento, ma, soprattutto, e questo è certamente l’aspetto peggiore, denotano anche disaffezione a quello che è un sano dibattito democratico che deve esserci sempre, anche fra alleati. Secondo la consigliera Sbrana - quindi - un sindaco, in quanto tale eo in quanto persona politicamente esposta, deve tacere su quelli che eventualmente giudica come errori commessi dalla propria parte politica?! Strana e pericolosa visione. Peraltro, giova dirlo, da parte mia non è mai stato espresso alcun attacco al Pd, in quanto partito e nel suo complesso. Mai fatto. Posso aver espresso di non esservi iscritto e posso aver avuto più distanza con le politiche attuate durante la parentesi ‘renziana’, ma ho sempre rispettato quella comunità politica che è elemento strutturato e trainante del centrosinistra. Quello che, invece, ho ed abbiamo sempre avuto la libertà di fare è di criticare singole scelte, siano esse politiche o per i riflessi istituzionali, fatte da qualsiasi forza politica, comprese quelle di centrosinistra. I governi non possono essere definiti ‘amici’ solo per il “colore politico”. Sono da lodare quando attuano politiche che aiutano ad amministrare. Mentre vanno criticate le scelte che i territori li penalizzano. Al contrario, lo smodato intervento di Sbrana fa pensare che se amministrassero loro Calci, non spenderebbero alcuna critica nei confronti di un governo di centrodestra neppure se vedessero che compiono delle scelte sbagliate. Se così fosse sarebbe veramente grave.

* sindaco di Calci