"Introiti Tasi, previsioni sbagliate". Nuovo allarme dei revisori dei conti

Serfogli: "Rilievi immotivati, già previste le condizioni per il riequilibrio"

L'assessore Andrea Serfogli

L'assessore Andrea Serfogli

Pisa 23 gennaio 2016 - Nuove frizioni tra l’amministrazione comunale e il collegio dei revisori dei conti. La prima polemica era scoppiata a dicembre, con le dichiarazioni di Fabio Vergamini, presidente dell’organismo, che aveva denunciato pressioni da parte del sindaco Marco Filippeschi per ottenere un parere favorevole sul bilancio di previsione, tramite l’intervento del prefetto Attilio Visconti. Il rappresentante del governo sul territorio, però, ha smentito questa versione, dicendo di essere intervenuto solo «per conoscere la tempistica di approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario successivo».

Il documento, alla fine, è stato approvato nella seduta del consiglio tenuta il 30 dicembre. Ma la querelle tra l’amministrazione e il collegio dei sindaci revisori non si è certo esaurita. L’organismo di controllo ha scritto al consiglio comunale e al dirigente del servizio finanziario Claudio Sassetti, inoltrando la comunicazione al prefetto, mettendo in evidenza le sue competenze in materia di scioglimento dei consigli comunali, per segnalare alcune problematiche. «Le previsioni di entrate per oltre 10 milioni di euro dalla Tasi, – sottolineano i membri del collegio – inserite nel bilancio di previsione 2016-2018, non risultano più attendibili. La Tasi sulla prima casa è stata eliminata dalla legge di stabilità 2016. Il ristoro delle amministrazioni davanti alla carenza di questa entrata è previsto tramite l’utilizzo dei fondi di solidarietà, attraverso una quota dell’Imu di spettanza dei Comuni, pari a 4717,9 milioni di euro. La norma prevede che venga rimborsato solo il gettito Tasi sull’abitazione principale stimato ad aliquota base e non c’è alcuna garanzia di introiti maggiori. L’ammontare di questa voce per il Comune di Pisa non è attualmente noto. L’approvazione del bilancio comporta l’impossibilità per l’ente di ricorrere all’esercizio provvisorio». I revisori dei conti invitano il consiglio comunale ad attivare le iniziative necessarie a ripristinare la garanzia della permanenza degli equilibri del bilancio di previsione e il dirigente a vigilare in questo senso, adottando immediate iniziative».

Sulla vicenda arriva la pronta replica dell’amministrazione comunale. «L’assessore al bilancio e alle finanze Andrea Serfogli – si legge in un comunicato – ha informato i capogruppo consiliari della nota del collegio dei sindaci revisoti. L’assessore ha esposto le controdeduzioni già prodotte da Sassetti e dunque ha rassicurato sull’osservanza di ogni garanzia prevista dalla legge e che il riferimento improprio all’articolo del testo unico degli enti locali che richiama la possibilità di scioglimento dei consigli comunali non ha, in questo caso, nessun effetto, essendoci tempo fino al 31 luglio per il riequilibrio di bilancio. I termini per adeguare il bilancio alla legge di stabilità sono previsti invece per il 31 marzo. Le controdeduzioni del dirigente alle finanze saranno trasmesse alla Prefettura di Pisa alla quale la nota dell’Organo di Revisione è stata inviata per informazione. Il Comune di Pisa, per una scelta che è consentita dall’andamento virtuoso dei suoi conti, ha approvato il bilancio entro il 31 dicembre 2015, con parere favorevole, sottolineiamo, dei revisori».