"Restauri, eventi, qualità Sono le carte per ripartire"

Il presidente dell’Opera della Primaziale, Pacini: "In giugno abbiamo avuto solo il 14% delle presenze del 2017, ora siamo sulla metà. Ma vogliamo dare fiducia"

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di Guglielmo Vezzosi

PISA

Con la riapertura della Torre pendente e dei monumenti di piazza dei Miracoli, avvenuta a fine maggio, cioè appena è stato possibile, l’Opera della Primaziale ha voluto dare un chiaro messaggio alla città rendendo nuovamente disponibile un luogo-simbolo nel mondo. A tracciare con La Nazione un bilancio dio questi mesi è il presidente Piefrancesco Pacini.

Dottor Pacini, come sono andati questi mesi?

"Si, abbiamo riaperto i monumenti il 30 maggio pur di fronte a tantissime difficoltà (ovviamente la prima di natura economica) e abbiamo preso questa decisione con la precisa volontà di dare un messaggio alla città ma anche al Paese di non mollare e che un luogo simbolo come la Piazza del Duomo di Pisa dovesse fare da traino ad un’economica turistica gravemente colpita dalla pandemia. Non a caso abbiamo riaperto i monumentimusei appellandoci ad una frase di Dostoevskij “La bellezza salverà il mondo” che crediamo sia quanto mai attuale".

Che tipologie di turisti si sono visti a Pisa?

"Abbiamo avuto un afflusso rappresentato esclusivamente da famiglie italiane ed europee in vacanza nella nostra città ed è ovviamente mancato il turismo internazionale organizzato principalmente da tour operator e agenzie turistiche. Siamo andati in crescendo con gli ingressi dei visitatori da giugno ad agosto, pur con numeri largamente inferiori rispetto al passato, con percentuali d’ingresso pari al 14,26% nel mese di giugno, al 32,05% nel mese di luglio al 49,70% nel mese di agosto, e in questi primi 15 gg del mese di settembre siamo al 45,38% (abbiamo preso come riferimento l’anno 2017 in quanto il peggiore dell’ultimo triennio)".

E quale è la previsione per i prossimi mesi?

"La nostra preoccupazione è che, terminate le vacanze estive e con l’avvio delle scuole, in mancanza di un turismo internazionale i numeri scenderanno drasticamente ma noi cercheremo comunque di offrire un servizio di apertura ai monumentimusei e stiamo facendo il possibile per portare avanti i nostri programmi di manutenzione e di valorizzazione".

Come riorganizza l’Opera della Primaziale i propri programmi sul versante dei restauri e delle iniziative culturali per l’immediato futuro?

"Partiamo dal presupposto che anche in fase di lockdown non abbiamo mai abbandonato la Piazza del Duomo ma siamo intervenuti costantemente nelle manutenzioni ordinarie e nei controlli di vigilanza (oltre a mantenere la Cattedrale aperta per la preghiera). Anche in questo periodo di difficoltà e di forti riduzioni delle entrate noi vorremmo comunque dare un segno di vitalità e di presenza sul territorio. Per esempio abbiamo già realizzato l’esposizione di opere del compianto maestro Igor Mitoraj, che abbiamo avuto l’opportunità d’inserire all’interno del Museo delle Sinopie. Si tratta infatti di tre magnifici pannelli in bronzo che rappresentano gli stessi temi che Mitoraj ha sviluppato per i portali di Santa Maria degli Angeli a Roma".

Ci sarà il concerto di Natale?

"Il 17 dicembre abbiamo in programma di organizzare in Cattedrale un concerto di Natale di caratura internazionale con l’Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia con la straordinaria direzione del Maestro Trevor Pinnock che si esibirà con l’oratorio di natale di J.S. Bach.

Inoltre realizzeremo tra il 2020 e il 2021 una serie di conferenze di livello internazionale dedicate al Museo dell’Opera e alle opere in esso contenute oltre che a recenti restauri realizzati dall’Ente. Nel 2021 abbiamo intenzione di riprendere alcune iniziative quali la mostra "Da Orazio Gentileschi a Orazio Riminaldi. La verità dell’arte" che ha come curatori il professor Pierluigi Carofano e il professor Riccardo Lattuada, a seguito del complesso restauro pittorico della cupola della Cattedrale che abbiamo concluso recentemente. Proseguiremo con la manifestazione musicale Anima Mundi festeggiando il suo ventennale che non abbiamo potuto fare nel 2020. Stiamo inoltre andando avanti con vari interventi manutentivi tra cui segnalo il restauro materico del transetto nord della Cattedrale, il completamento del restauro pittorico sugli affreschi del Camposanto e la manutenzione sulle lastre di piombo del tetto del Camposanto".